lunedì 2 aprile 2012
Telecom ha presentato la nuova cabina intelligente,ad energia solare e con touchscreen
La cabina del telefono è tutta nuova
«Metti un altro gettone che se no cade la linea». Erano i tempi in cui la sera si andava in piazzetta coi nonni, si infilavano un po’ di pezzetti di metallo nella fessura, si chiamavano mamma e papà, e si raccontava la giornata al mare. Per qualche minuto, mentre i gettoni andavano giù, clic dopo clic dopo clic. Poi ci fu il tempo delle schede prepagate, ma intanto arrivava già l’era dei telefonini. E l’età delle cabine finiva, consumata dal progresso come quei gettoni che andavano giù, clic dopo clic dopo clic. Nel 2000 c’erano 300 mila telefoni pubblici. Quando nel 2010 fu avviata una massiccia opera di dismissione, ne erano rimasti 130 mila. Sulle cabine residue iniziarono a comparire minacciosi cartelli rosso-telecom “Questa cabina sarà rimossa dal giorno …”. Il destino di un elemento tipico dell’arredo urbano sembrava insomma segnato, con fine vita nel 2015 quando la campagna di rimozione avrebbe dovuto trovare il suo termine.
Ma l’anno scorso la tendenza si è invertita. In Telecom, mamma di tutte le cabine d’Italia, si è fatta strada l’idea di cercare una nuova via, una strada per la cabina del XXI secolo. Ed è nata la cabina “intelligente”, presentata in giornata a Torino. Non solo telefonate ma anche molti altri servizi dedicati a cittadini e turisti. Il prototipo, realizzato dall’ex monopolista di Stato insieme alla start up Ubi Connected, è stato attivato in corso Duca degli Abruzzi davanti al Politecnico di Torino, sede della presentazione.
Com’è la nuova postazione? Oltre alle chiamate, è dotata dell’ormai immancabile touchscreen per accedere a informazioni e servizi di pubblica utilità, turismo, mobilità, commercio, tempo libero, social network e servizi online per gli studenti del Poli di Torino. Fungerà da hotspot wi-fi (almeno nella fase di prova) ed è pensata per essere ecosostenibile, in linea coi comandamenti “green” di moda: ha un pannello fotovoltaico che fornisce energia alla postazione, ospita una centralina per il rilevamento dell’inquinamento atmosferico, un sistema di videosorveglianza collegabile alla sala controllo della Polizia Municipale. E per buona giunta avrà (nelle immediate vicinanze) sei colonnine per la ricarica di bici e scooter elettrici. Forse l’aspetto più interessante di tutta l’iniziativa, se dovesse servire a incentivare davvero la diffusione di veicoli a “emissioni zero”.
A 60 anni dalla sua prima apparizione in Italia (era il febbraio 1952, in piazza San Babila a Milano) la cabina telefonica si evolve e rinasce a nuova vita. O almeno prova a farlo.Telecom Italia ha già avviato un concorso su www.cabinaintelligente.telecomitalia.com per stimolare e accogliere nuove idee da studenti, sviluppatori e semplici utenti del web, mentre al contempo ha raggiunto un accordo con il Politecnico di Torino per collaborare nel percorso di ricerca sulla reinterpretazione della cabina telefonica. Il test durerà per tutto il 2012 e nelle prossime settimane sarà esteso ad altre città italiane. La cabina è morta, lunga vita alla cabina.
http://malditech.corriere.it/
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