mercoledì 18 aprile 2012

3 o 5 mogli ? L'emiro del Qatar perde causa con Repubblica


Emiro del Qatar perde causa sul numero di mogli

Lo sceicco reve restituire piu' di 100 mila euro a 'Repubblica'
23 marzo 2012

ROMA - L'Emiro del Qatar - Hamad Ben Khalifa Al Thani (65 anni), uno degli uomini piu' ricchi del pianeta e piu' influenti nel mondo arabo - ha perso, in Cassazione, la causa per diffamazione contro il quotidiano 'La Repubblica' che, in un articolo sul lussuoso soggiorno romano trascorso nel luglio 2001 dal principe e dalla sua 'ampia' famiglia, gli aveva erroneamente attribuito cinque mogli mentre lo sceicco ne ha solo tre ufficiali e il Corano ne consente, al massimo, quattro.

Ad avviso della Suprema Corte si e' trattato solo di uno sbaglio non animato da intenti ''offensivi'' verso lo sceicco. Inoltre non c'era prova che ''l'attribuzione di cinque mogli anziche' delle quattro consentite dalla legge coranica'' abbia ''danneggiato l'Emiro'' che, semmai, avrebbe dovuto dimostrare il ''pregiudizio'' patito per la ''superficiale semplificazione'' con la quale l'articolo accomunava ''le mogli regolari a quelle divorziate o ad eventuali concubine''.

Alla stessa conclusione era arrivata la Corte di Appello di Roma che, nel 2009, aveva annullato il risarcimento di centomila euro liquidato per danni morali al principe Al Thani, in primo grado, dal Tribunale capitolino. Ma lo sceicco non si e' arreso e ha fatto ricorso alla Suprema Corte sostenendo che sul numero delle consorti non si puo' scherzare in quanto quella inesattezza diminuiva la sua reputazione tenuto conto che lui, nel suo Paese, e' anche una autorita' religiosa islamica. In proposito, i supremi giudici non si sono dimostrati insensibili e, senza dar adito al diritto al risarcimento, hanno pero' cancellato la parte nella quale la Corte di Appello aveva affermato che il risarcimento non era dovuto anche perche' nel 2001 ''la religione islamica sarebbe stata scarsamente diffusa e poco conosciuta'' in Italia.

Senza successo, infine, l'Emiro ha fatto presente di avere uno stile di vita ''sobrio e avulso da concezioni consumistiche'' che mal si conciliava con la descrizione dello shopping e del soggiorno di lusso che veniva attribuito a lui e ai suoi familiari. Anche qui i supremi giudici hanno respinto l'obiezione replicando ad Al Thani che l'articolo si era solo limitato a ''riprodurre i consueti 'cliche'' sugli sceicchi arabi, privi di contenuti realmente offensivi''. Accolta, invece, la richiesta di 'Repubblica' di ottenere dall'Emiro la restituzione dei 104 mila euro versati a seguito del verdetto di condanna di primo grado. Ora la Corte d'Appello dovra' rifare i calcoli per gli eventuali interessi che devono essere liquidati dall'Emiro.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/03/23/visualizza_new.html_155891028.html

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