martedì 10 aprile 2012

Riccardi,ministro alla cooperazione del governo Monti-La difficile pace in M.O. e le paure dei cristiani

Da Famiglia Cristiana

La difficile pace in Medio Oriente e le paure dei cristiani
Cosi’ la crisi siriana fa rischiare il Libano

“E’ un paese che ha una lunga tradizione democratica. E’ la terra della convivenza tra cristiani e musulmani. Ma l’ instabilita’ della Siria puo’ “contagiare” il Libano, diviso tra favorevoli e contrari ad Assad. Pasqua e’ anche un tempo di preghiera per la pace in questa parte del mondo”



La Pasqua porta i cristiani a pensare alla terra santa e a gerusalemme dove si consumano gli ultimi giorni di gesu’. E’ una terra ricca di memorie bibliche e cristiane, ma tanto sofferente. Israele ha bisogno di sicurezza nella regione. La questione palestinese non ha acora trovato soluzione. Chi sente con partecipazione le momorie bibliche e’ legato all’ oggi della Terra Santa e a tutta la regione, dove tanti sono i ricordi della prima predicazione cristiana. Per questo la pace in Medio Oriente non ci e’ indifferente. Viene da riflettere sul mistero di una terra cosi’ santa e cosi’ contrastata.

La primavera araba ha introdotto un ulteriore elemento di criticita’ nell’ area. In Egitto si aspetta il risultato delle elezioni presidenziali. Ma la situazione piu’ difficile e’ quella della siria, dove scorre troppo sangue. Un movimento sempre piu’ forte contesta il regime di Bashar al-Assad, che rifiuta il dialogo. Il mondo occidentale e’ critico nei confronti di questo regime e della politica repressiva messa in campo. Sono stati ritirati gli ambascatori occidentali a damasco.

I cristiani di Oriente, in larga parte, sono preoccupati che, con l’ eventuale caduta di Assad, si ripeta in Siria lo scenario di violenza e di insicurezza dell’ Irak (con il conseguenze esodo dei cristiani).

Bisognerebbe negoziare e aprirsi alla democrazia, dando sicurezza alle minoranze. I cristiani in Siria sono meno del 10 per cento, e temono una vittoria dei fondamentalisti. Ma la partita e’ ancora aperta, mentre crescono quelli che abbandonano il Pese: ci sono circa 20 mila profughi siriani in libano. Aumenteranno i profughi con un effetto destabilizzante ?

Questo e’ un paese che ha una lunga tradizione democratica, unica nel mondo arabo. Il Libano e’ la terra della convivenza tra cristiani e musulmani sunniti, sciiti e drusi, dove i cristiani non sono stati una minoranza a parte come negli Stati Arabi, ma la spina dorsale del Paese. Tuttavia non si possono dimenticare le lunghe guerre fratricide tra le comunita’ libanesi che hanno seminato tanta morte e distrutto Beirut, la capitale.

Dal 2006, di nuovo, e’ presente nel Sud del Libano una forza multilaterale di pace con un’ importante partecipazione italiana. Il fragile Libano ha risentito delle crisi dei Paesi vicini, come del conflitto israele-palestinese. Circa 400 mila profughi palestinesi vivono da decenni in campi stanziati in questo Paese, senza inserimento nella societa’ libanese ne’ prospettiva di ritorno. Oggi l’ instabilita’ siriana puo’ contagiare il libano , diviso tra una parte favorevole ad Assad e una contraria.

Giovanni paolo II disse che il Libano era un messaggio per la convivenza tra cristiani e musulmani. Infatti, la pace e’ vivere insieme. Ma questa pace resta da costruire in larga parte del Medio Oriente. Quello di Pasqua e’ anche un tempo di preghiera pewr la pace in questa parte del mondo.

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