mercoledì 25 aprile 2012

I difficili tagli alle spese del ministero della Difesa per aumentare gli importi per l' acquisto di nuovi armamenti.


La manovra per la ristrutturazione dello strumento militare e' di grandi dimensioni, difficile e sbagliata, essendo finalizzata ad aumentare, a nostre spese, gli strumenti di morte e distruzione delle nostre Forze Armate. Il proposito e' diminuire i dipendenti del Ministero in 10 anni da 190 mila a 150 mila e aumentare le spese per addestramento, gestione e nuove armi del 66%.


Qui qualche periodo per descrivere che

a)
I militari sono gia' ora dei privilegiati per l' eta' pensionabile

b)
I tagli al Ministero della Difesa coinvolgono anche le associazioni dei militari in congedo, che sono chiamati a non protestare e a difendere l' istituzione delle Forze Armate anche in questa occasione.

c)
Il proposito del ministro Giarda di tagliare alcune spese dei ministeri ostacola i disegni del Ministero della Difesa che sta lavorando alacremente per aumentare le spese per gli armamenti del 66% nei prossimi dieci anni.

a)
I privilegiati delle pensioni? Poliziotti e militari
di Redazione Contropiano

I lavoratori dei corpi di polizia che sono andati in pensione nei primi tre mesi del 2012 hanno lasciato la divisa con 55,3 anni di età di media. È quanto si legge nei dati dell'Inps ex Inpdap che l'ANSA ha avuto modo di consultare. I lavoratori delle forze armate si sono pensionati in media nello stesso periodo con 57,4 anni di età (61,4 anni l'età di pensionamento media nell'insieme del lavoro pubblico).

Fonte www.contropiano.org

b)
INTERVENTO DEL MINISTRO DELLA DIFESA GIAMPAOLO DI PAOLA

IN OCCASIONE DELL’INCONTRO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

CON GLI ESPONENTI DELLE ASSOCIAZIONI COMBATTENTISTICHE, D'ARMA E DI CATEGORIA E CONSEGNA DELLE MEDAGLIE D’ORO AL MERITO CIVILE ALLA MEMORIA
(Roma, 24 aprile 2012)

Signor Presidente,

a nome del Governo e mio personale desidero esprimerLe i sentimenti di gratitudine e di riconoscenza per la Sua vicinanza alle Forze Armate nel loro quotidiano operare in favore della sicurezza e della pace e per la Sua attenzione costante, testimoniata anche da questa cerimonia, nei riguardi di quanti hanno servito la Patria, in pace ed in guerra.

Al Senatore Agostini e al Generale Buscemi, Presidenti delle più alte espressioni dell’associazionismo combattentistico e d'Arma, ed ai Presidenti di tutte le Associazioni qui presenti, rivolgo il mio saluto più affettuoso per l'impegno che profondono nel custodire e diffondere il patrimonio di valori delle nostre Forze Armate.

Ma oggi siamo qui per ricordare si, ma non per celebrare labari e medaglie, siamo qui per rinnovare un patto morale che lega tutti gli appartenenti al mondo delle Forze Armate e della Difesa, in servizio ed in congedo.

Noi abbiamo ancora bisogno di voi, del vostro impegno, del vostro entusiasmo. Voi avete un ruolo attivo nella società; siete i nostri primi ambasciatori verso il mondo esterno. Nessuno più di voi, per autorevolezza ed esperienza, può far conoscere le nostre Forze Armate presso gli italiani, presso la società civile.

Questo è l’impegno, che noi e le Forze Armate in servizio si aspettano da voi: l’impegno di diffondere i valori del mondo militare ma anche spiegare come tali valori richiedano oggi uno strumento militare operativamente efficace, al passo con i tempi, al passo con la realtà dell’oggi e di domani; da qui, come ha anche ricordato il Gen. Buscemi, l’esigenza ineludibile della revisione dello strumento militare.

L’oggi e anche il domani non ci concede alternative. E’ quindi inderogabile procedere - come stiamo facendo - ad una revisione in profondità dell’intero Strumento Militare, perché esso continui ad essere operativamente efficace, ciò che chiedono gli italiani, ciò che serve all’Italia ma anche finanziariamente sostenibile.

Mutuando il motto dei Bersaglieri “militari a vent’anni, militari tutta la vita”, mi piace dire: vi richiamiamo in servizio, anche se so che non è necessario, perché voi col cuore almeno, e con lo spirito e con l’animo, il servizio non lo avete mai lasciato. Un servizio che voi portate avanti con entusiasmo, con dedizione, con impegno, un impegno che, senza attardarsi nella nostalgia del passato, sappia abbracciare la visione del futuro. Perché se i valori non cambiano, e certamente i valori non cambiano, sono le forme e i modi verso cui questi valori si esprimono che debbono sapersi adattare al mutamento della realtà. In voi confido per rinnovare ed innovare modi e forme dell’associazionismo, contando sempre più sul volontarismo e sull’autonomia.

Sarà difficile, lo so, ma è nei momenti difficili che si esaltano i veri valori

dell’associazionismo e del volontarismo, valori in cui confido per un passaggio di testimone morale, senza soluzione di continuità, con le nuove generazioni di militari.

Fonte www.difesa.it

c)
Intanto il Ministro Giarda sta studiando tagli alle spese dei ministeri e sembra che i dicasteri piu' critici verso questo proposito siano il Ministero degli Esteri, il Ministero dell' Interno e il Ministero della Difesa.

Ma mentre il Ministero degli Interni e il Ministero degli Esteri hanno commentato queste voci su dissensi con il ministro Giarda il Ministero della Difesa e' stato molto abbottonato, perche' la ristrutturazione dello strumento militare e il taglio dei dipendenti del ministero sono una manovra di grande impatto e va fatta tenendo un profilo non troppo alto.

E proprio perche' questa della Difesa e' una manovra enorme e difficile, Napolitano, il difensore delle cause ingiuste, l' ha citata, unica, come necessaria nel corso del suo incontro di martedi' 24 sulla festa della Liberazione.

marco

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