domenica 1 gennaio 2012

Il neoliberismo UE saltera' in Italia nel 2012 ?

Ho messo il titolo "Neoliberismo Ue saltera' in Italia nel 2012?" .............................................. perche' davvero le politiche economiche europee sembrano clamorosamente in rotta di collisione con i lavoratori italiani ,che potranno avere come alleati: pensionati, giovani (precari o studenti) ed anche parte del ceto medio. Le politiche che hanno devastato la Grecia troverebbero in Italia ,non solo un paese di dimensioni economiche molto piu' grandi, ma anche strati sociali di dimensioni enormi, che hanno dormito decenni, ma hanno sempre un minimo di memoria storica e di cultura politica.................................................................... Ho esagerato ? Forse, ma a me sembra che anche la crisi economica sia esagerata e le medicine proposte controproducenti........................................................................ Vedremo tra qualche settimana cosa succedera'. Marco................................................................................................................................. CAMUSSO: "LAVORO, RISCHIO DI TENSIONI SOCIALI"...................................................... C'e' un rischio reale di tensioni sociali crescenti nei prossimi mesi e va contrastato con un piano per il lavoro, la vera emergenza. Lo sostiene il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, sebbene il premier Mario Monti sia fiducioso che non ci saranno «grosse» tensioni sociali. «Nei prossimi mesi - sottolinea la Camusso - la recessione avrà un impatto duro sull'occupazione e sui redditi. Il rischio che cresca il conflitto sociale man mano che cresce la disuguaglianza è reale». «Anche per questo - afferma il leader della Cgil - è meglio che il governo abbia più coraggio di quanto ne ha avuto finora e apra un confronto esplicito e costruttivo con le parti sociali sui temi della crescita e dell'occupazione. Noi vogliamo confrontarci sulla crescita del Paese, e per noi crescita vuol dire creare nuove occasioni di lavoro per giovani e donne e lavori meno instabili e precari per tutti». «Per questo - aggiunge la Camusso - proponiamo un nuovo "Piano del lavoro". Crediamo sia indispensabile ridurre il numero e la tipologia dei contratti instabili e atipici, moltiplicata in maniera irresponsabile dal governo Berlusconi»............................................................................................ AMMORTIZZATORI SOCIALI - «Bisognerà anche - spiega la Camusso - riformare gli ammortizzatori sociali per tutelare maggiormente chi perde il lavoro, senza rinunciare agli interventi urgenti che si proporranno nei prossimi mesi. Fare queste due operazioni a parità di spesa 2011 ci sembra molto difficile». «Senza dimenticare - aggiunge il segretario generale della Cgil - che per noi il capitolo sulle pensioni non è chiuso: ci sono delle ingiustizie e delle discriminazioni che gridano vendetta e vanno risolte. Penso soprattutto a coloro che hanno perso e perderanno il lavoro e a chi stava maturando il diritto di andare in pensione che si vede di colpo allungato il lavoro di 5 anni. Questo non è giusto - conclude - e non è accettabile»........................................................................................................................... BONANNI - L'inasprirsi del conflitto sociale nei prossimi mesi di recessione dipenderà soltanto dal governo sottolinea invece il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, sottolineando che «dipenderà solo dal comportamento del governo. La Cisl chiede una concertazione vera su tutti i temi economici e sociali. La necessaria rapidità delle decisioni non può divenire un alibi per evitare il confronto con il sindacato. Non accetteremo - aggiunge - pacchetti prefeconfezionati o ispirati da altri». Il premier Mario Monti confida che non ci saranno «grosse» tensioni sociali. Tuttavia, sostiene il leader della Cisl «finora il governo ha voluto fare da solo e infatti la reazione del sindacato è stata la diretta conseguenza di questa scelta. Verificheremo nei prossimi giorni se ci sarà un cambiamento nella linea del governo e se alle parole del presidente Monti corrisponderanno i fatti»........................................................................................................................... CEI - Sulla vicenda è intervenuto anche l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, rispondendo ai cronisti sull'allarme lanciato dai sindacati per il rischio di tensioni sociali. Per Bagnasco per «evitare il pericolo di tensioni sociali» è necessario «essere più positivi» e «creare coesione»......................................................................................................................... Redazione Online 1 gennaio 2012 | 18:41 Fonte www.corriere.it

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