domenica 11 marzo 2012

Caso maro'/India - L'on.Furio Colombo non legge le norme che vota


Sul FattoQuotidiano di sabato 10 Marzo 2012 Furio Colombo, rispondendo ad un lettore sul caso dei due maro’italiani detenuti in India con l'accusa di avere ucciso due persone, scrive tra le altre cose che :


“………Ci devono essere un dove, un come e un quando su cui non sappiamo niente. Chi si metterebbe a sparare a caso in pieno oceano su una barca con due soli uomini a bordo ? Armati ? Non ce l’ ha detto nessuno. Su ordine di chi ? Non ce l’ ha detto nessuno. Da quando fucilieri di Marina italiani (dunque militari) sono a bordo di navi mercantili italiane (dunque un servizio privato ) ? Si comportano autonomamente, come guardie private, o agli ordini di qualcuno ? Di chi ?.....Quali sono i rapporti dell’ armatore con autorita’ e centri di affari indiani ? Si tratta di un andare a venire abituale in cui e’ meglio avere buoni rapporti che le autorita’ indiane nel commercio locale che salvare i soldati italiani ? …..Dunque la situazione e’ distorta nel suo nascere e raramente simili distorsioni si correggono nel percorso della procedura Al momento , l’ Italia dispone di una sola garanzia, il negoziatore italiano Stephen de Mistura, diplomatico italo-svedese, attuale sottosegretario agli esteri, che ha una lunga esperienza all’ ONU di negoziazioni…Dunque una speranza c’e’, ma in una situazione intricata e finora non peggiorata solo dalla bravura del nostro negoziatore. “

Questa risposta mi ha lasciato un po’ perplesso, cerchero' di spiegare il perche’ e chissa’ che qualche elemento che raccontero’ lascera' perplessi anche voi, non solo sulla vicenda dei due maro’ ma anche sulla superficialita’ dei nostri politici, del nostro governo tecnico e dei nostri ministeri degli Esteri e della Difesa, siano essi guidati dai politici Frattini e La Russa o dai tecnici, ammiraglio Di Paola e Terzi.

La prima cosa che sorprendera’ qualche lettore meno informato

e’ che l' on. Furio Colombo pone queste domande sul modo di affrontare la pirateria nell’ Oceano Indiano, ma le stesse avrebbe potuto porle nella Commissione Affari Esteri della Camera, di cui e’ membro dall’ inizio della legislatura.

La seconda sorpresa arrivera’ rileggendo la domanda:

“Da quando fucilieri di Marina italiani (dunque militari) sono a bordo di navi mercantili italiane (dunque un servizio privato) ?” dopo avere letto i commi 1 e 2 dell’ art.5 delle legge dell’ agosto 2011 che rifinanzia le missioni militari all’ estero per il secondo semestre 2011.

L’ articolo 5 di questa legge infatti e’ titolato “Ulteriori misure di contrasto alla pirateria” e legifera sulla possibilita’ per il Ministero della Difesa di stipulare con l’ armatoria privata italiana convenzioni per l’ imbarco di Nuclei militari di protezione (NMP) della Marina.

Ora che conoscete di cosa parla questa legge dell’ agosto 2011, rileggete la domanda dell' on. Colombo “Da quando Militari italiani sono a bordo di navi mercantili ?”Forse Furio Colombo piu’ che fare domande dovrebbe dare qualche spiegazione e indicazione a noi cittadini, che lo paghiamo per seguire queste cose. E le domande , se qualcosa non gli torna, le dovrebbe porle al Presidente della sua commissione che ha discusso (approfonditamente ?) la legge insieme alla Commissione Difesa.

La terza sorpresa arrivera’ per la domanda di Colombo

“Su ordine di chi (sottointeso “sparare”) ?"

Il comma 2 dell’ art.5 scrive testualmente “Al comandante di ciascun nucleo , al quale fa capo la responsabilita’ esclusiva dell’ attivita’ di contrasto alla pirateria…”. Mi sembra chiaro che gli ordini debbano venire da questa persona.

A questa domanda di Furio Colombo

“Si comportano automamente , come guardie private, o agli ordini di qualcuno ?" interrompo il mio scritto, e’ evidente che l' onorevole-giornalista non ha letto la legge che ha votato.

marco

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