venerdì 9 marzo 2012

Bonelli, poco dopo l'annuncio della sua candidatura a sindaco di Taranto, interviene su incidente all' Ilva.


Bonelli candidato sindaco a Taranto

MILANO - ( a. f. ) «Ho deciso: mi candido a sindaco di Taranto». Angelo Bonelli, presidente dei Verdi, annuncia la sua discesa in campo alle amministrative. E spiega: «Da anni mi occupo della vicenda ecologica di Taranto. E ho ricevuto adesso un appello da un gruppo ambientalista, che segue da molto tempo il dramma tarantino legato all' inquinamento. Mi hanno chiesto, spiazzandomi, di candidarmi a sindaco. Ci ho riflettuto molto, e alla fine ho deciso di accettare». L' esponente verde sarà sostenuto da un' alleanza civica ed ecologista. E non ci saranno sigle di partito. Infine, per il progetto, Bonelli spiega che intende ispirarsi a quello di Pittsburgh: «Lì hanno chiuso le fabbriche di acciaio, è vero. Ma la città è rinata. Ed oggi è tra le più vivibili al mondo».


Fonte  www.corriere.it


Poco dopo l'annuncio ufficiale della propria candidatura a Sindaco di Taranto, sostenuto da una alleanza civica ed ecologista, Bonelli interviene a proposito di un incidente ad un trasformatore dell' Ilva.


COMUNICATO STAMPA

TARANTO: ILVA; BONELLI (VERDI), SU INCIDENTE A TRASFORMATORE ILVA INDAGA EUROPA
DOPO ESPOSTO IN PROCURA INDAGINI COMMISSARIO AMBIENTE UE DOPO SEGNALAZIONE ARIA PULITA

"Dopo l'esposto presentato in Procura adesso sull'incidente al trasformatore dell'Ilva che ha riguardato 38 tonnellate di olio minerale composto di idrocarburi naftenici e paraffinici indaga anche il Commissariato all'Ambiente dell'Unione Europea i cui uffici hanno chiesto approfondimenti alle autorità italiane sulle autorizzazioni rilasciate". Lo dichiara il Presidente nazionale dei Verdi e candidato a sindaco di Taranto Angelo Bonelli ha reso noto la risposta dal Commissariato all'Ambiente dell'Unione europea a cui Aria pulita per Taranto aveva inviato una segnalazione nelle ore in cui una nube densa e altissima investiva la città.

"Il liquido oggetto dell'incidente è confluito nel sistema fognario disperdendosi in mare - prosegue il leader ecologista -. Si tratta di una circostanza estremamente preoccupante perché lo sversamento riguarda sostanze cancerogene e mutagene cui il ministero dell’Ambiente attribuisce effetti nocivi per la salute pubblica. Gli idrocarburi paraffinici e naftenici possono provocare il cancro, alterazioni genetiche ereditarie e sono nocivi per i polmoni in caso di ingestione".

"Aria pulita e i cittadini si sostituiscono alle istituzioni che avrebbero il dovere di tutelare il diritto alla vita, alla salute pubblica e all’ambiente ma che ma che, al contrario, mostra un atteggiamento ambiguo e inefficace, divenuto ancora più insopportabile alla luce delle gravi emergenze che investono il territorio jonico - conclude Bonelli -. Le misure da adottare per restituire un futuro a Taranto non possono ammettere ulteriori ritardi né esitazioni".
Ecco la traduzione della della lettera del delegato Thomas L.W. Verheye (Commissariato Ambiente Ue)
“L’impianto Ilva di Taranto è stato oggetto di reclami nel passato e la Commissione sta seguendo molto da vicino questa situazione. Essendo un impianto siderurgico, è sottoposto alla direttiva IPPC del 2008 e, in considerazione della grande quantità di sostanze prodotte, anche alla Direttiva Seveso (96/82/EC). In questo contesto, abbiamo richiesto approfondimenti presso le autorità italiane per conoscere le autorizzazioni rilasciate, le circostanze e le relative misure adottate dalle autorità competenti a seguito del verificarsi del suddetto incidente”.
Roma, 9 marzo 2012

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