venerdì 1 luglio 2011

A proposito di No Tav. Turi Vaccaro,nelle sue azioni non nella vita, e' solo.

L’ articolo dell’ Ansa sull’ azione di Turi in Val di Susa che riporto di seguito mi ha spinto a qualche riflessione,pensieri che scrivo sul mio blog sapendo che se li inviassi a qualche lista letta da amici della nonviolenza non susciterebbe alcun interesse, nella migliore delle ipotesi potrebbe suscitare un minimo di fastidio.

Turi ha molti amici, soprattutto nel mondo della nonviolenza, ma anche qui il suo agire e’ visto come bizzarro e nessuno neanche i vecchi e sinceri amici , nello stesso tempo studiosi e militanti nonviolenti, riescono ad immaginare in questo momento la possibilita’ di unire le sue azioni a iniziative che coinvolgano piu’ persone.
E’ piu’ probabile che Turi leghi umanamente con ambienti antagonisti intelligenti come il Presidio No Dal Molin, ma in questo caso ambienti nonviolenti ufficiali sono in difficolta’ e, magari a malincuore, non lo seguono.
L’ esempio di Turi e’ invece importantissimo in questa fase storica, dove esistono conflitti delicatissimi e importantissimi gestiti da ambienti che non rinnegheranno mai la violenza.
Non approfondisco ulteriormente l’ argomento per ora mi limito a segnalarlo, ma dovremmo necessariamente, tornarci in futuro.

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Turi come a Tienanmen, solo contro ruspa
Bloccato dalla polizia, aveva aglio 'per benedire pala meccanica'
27 giugno, 18:00



CHIOMONTE (TORINO) - Qualcuno, nel vederlo, oggi ha pensato a piazza Tienanmen e alle celebri immagini del ragazzo che ferma da solo un carro armato. L'associazione, del resto, era inevitabile: un uomo solo che, a torso nudo, esegue una piroetta e poi, camminando con passo deciso, costringe alla retromarcia la gigantesca pala meccanica che sta devastando la barricata dei No Tav. Ma il gesto di Turi Vaccaro, alla Maddalena di Chiomonte (Torino), non ha avuto la carica drammatica dello studente cinese: e' stato, invece, qualcosa di spettacolare, poetico, mistico, goliardico e avventuroso insieme.

Turi, con il naso e il volto dipinti di rosso, nei primi chiarori dell'alba, e' saltato giu' dalla galleria Ramats dell'autostrada del Frejus - accanto alla quale c'era l'avamposto dei No Tav - e, percorrendo la carreggiata a passo di marcia, ha sventolato dell'aglio con cui - ha poi detto alla Polizia - voleva solo ''benedire'' la gigantesca ruspa. I poliziotti, temendo - come ha riferito poi la Questura di Torino - che potesse finire sotto i cingoli del mezzo, lo hanno subito bloccato e lo hanno portato via, per identificarlo e poi rilasciarlo. Tutto nello stile di questo ex operaio Fiat, 57 anni, compositore di versi e seguace delle filosofie orientali, che nel movimento pacifista e non violento e' un personaggio leggendario.

Nel 2005 mise a segno un colpo clamoroso quando riusci' a intrufolarsi in una base militare in Olanda e, spaccando dei computer con un martello, disarmo' due F-16. E negli anni Ottanta, all'epoca delle polemiche sui missili a Comiso, si distinse in Sicilia con altre azioni da funambolo. Questa mattina, mentre si esibiva a Chiomonte, la gente - dai giovani autonomi ai piu' maturi No Tav della Valsusa - scandiva il suo nome come in un coro da stadio. Poi si e' indignata e spaventata quando i poliziotti lo hanno fermato e immobilizzato non senza l'inevitabile rudezza. Ma lo spavento e' passato dopo poche ore, quando Turi e' stato rilasciato ed e' tornato con i compagni a presidiare le strade di Chiomonte. Lui stesso, a chi gli ha chiesto se si era fatto male, ha fatto cenno di no con la testa spiegando, a gesti, che gli avevano solo stretto un po' la gola. A gesti, perche' oggi - riferisce una persona che lo frequenta - pare che avesse deciso di seguire la regola del silenzio.

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