giovedì 14 luglio 2011

La nonviolenza in cammino-Editoriale di Peppe Sini sulla manovra economica.

No.
Dobbiamo chiamare le cose col loro nome: prostituirsi a favoreggiare l'approvazione delle ignobili e sciagurate scelte di politica finanziaria del governo corrotto e golpista, razzista e guerrafondaio, neofascista e filomafioso, non e' un atto di "responsabilita' per il bene del paese", ma un atto di complicita' col male.

L'unica cosa che veramente occorre, l'unica cosa decente da fare, e' insorgere - con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza - per ottenere il ritorno alla legalita' e alla democrazia; insorgere - con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza - per ottenere le immediate dimissioni del governo corrotto e golpista, razzista e guerrafondaio, neofascista e filomafioso.

E appena in Italia sara' ripristinata la legalita' e la democrazia occorrera' procedere all'immediata abrogazione di tutte le decisioni piu' scellerate di questo governo e dei governi che l'hanno preceduto (ed esse sono legione).

E tra le cose da fare per prime:
a) occorre l'immediata cessazione della partecipazione italiana alla guerra terrorista e stragista in Afghanistan e in Libia; illecite, abominevoli guerre in cui ogni giorno degli esseri umani vengono assassinati;
b) occorre l'abolizione di tutte - tutte - le misure razziste e schiaviste che dalla riapertura dei campi di concentramento della legge Turco-Napolitano ad oggi si sono accumulate in un'orgia di violenza nazista;
c) occorre una politica economica, sociale e ambientale che contrasti la violenza rapinatrice, avvelenatrice e onnicida delle classi e dei ceti dominanti, ed inveri finalmente i diritti e i doveri sanciti erga omnes nella Costituzione della Repubblica Italiana.

Inoltre da Telegrammi del 15 luglio 2011-07-15

Alcune cose semplici e ragionevoli che si potrebbero e dovrebbero fare.
*
Si potrebbero abolire i campi di concentramento in cui sono attualmente reclusi esseri umani del tutto innocenti giunti nel nostro paese in fuga da guerre, dittature, fame.
Si potrebbero abolire le misure che hanno favoreggiato la riduzione in schiavitu' dei migranti in Italia.
Si potrebbe riconoscere ad ogni essere umano il fondamentale diritto a muoversi liberamente sul pianeta, a maggior ragione quando questo spostarsi e' dovuto all'esigenza di salvarsi la vita.
Si potrebbe ricordare che vi e' una sola umanita', in un solo pianeta casa comune dell'umanita' intera.
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Si potrebbe cessare di partecipare alle guerre terroriste e stragiste in Afghanistan e in Libia.
Si potrebbe destinare all'istruzione, alla salute e all'assistenza quanto oggi lo stato italiano spende per far morire le persone con la guerra.
Si potrebbe scegliere la pace, il disarmo, la smilitarizzazione dei conflitti, la promozione dei diritti umani di tutti gli esseri umani, invece di persistere nella folle prosecuzione delle guerre e delle stragi.
Si potrebbe ricordare che vi e' una sola umanita', in un solo pianeta casa comune dell'umanita' intera.
*
Si potrebbe. Si deve.

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