venerdì 8 giugno 2012

Radio Vaticana riporta la denuncia del Patriarca Gregorius III-"Siria,cristiani vittime del clima di terrore"ma nessuno ne parla, in Italia oggi la Nato conta piu' del Vaticano



L' articolo di Radio Vaticana si trova in fondo a questo post, questi primi articoli sono tratti dal sito www.oraprosiria.blogspot.it 


Venerdì 8 giugno 2012 
Gregorios III : Appello alla preghiera e al digiuno per la pace in Siria 

Chiediamo a tutti i figli della nostra Eparchia patriarcale di Damasco di continuare il più intensamente possibile le speciali preghiere ogni giorno a casa e in chiesa, se possibile, come molti hanno già fatto durante il mese mariano. Ora, dopo l'escalation di violenza, in particolare la diffusa serie di omicidi e rapimenti a scopo di estorsione che ha colpito un gran numero di membri della Chiesa greco-melchita cattolica e gli altri, specialmente in Homs. ... 

This is our response to the painful events that have caused weeping and heartbreak, implanting terrifying images in the souls of the elderly and young and provoking hatred and vengeance. 
..... 
http://pgc-lb.org/eng/gregorios/view/Call-to-Prayer-and-Fasting-for-Peace-in-Syria 


INFORMAZIONI DA ASIANEWS 
» 08/06/2012 

Fonti di AsiaNews in Siria, anonime per motivi di sicurezza, spiegano che l'Onu si affanna a cercare una soluzione, ma nessuno ha compreso ciò che sta accadendo. 

Tutti gli stranieri non musulmani che giungono nel Paese - diplomatici, funzionari, giornalisti - sono in balia delle varie fazioni in lotta. Gli stessi osservatori Onu hanno enormi difficoltà ad agire sul territorio e ciò impedisce una visione chiara della situazione e le future strategie per una rapida conclusione del conflitto. Ieri, alcuni miliziani, di cui non è ancora nota l'identità, hanno sparato contro la delegazione delle Nazioni Unite incaricata di far luce sul massacro di al-Qubair costato la vita a 78 persone. In queste ore un gruppo di osservatori ha raggiunto la zona della strage, ma sembrerebbero sotto il tiro dei cecchini di entrambe le parti. 

"La battaglia per la democrazia iniziata nel 2011 - affermano - è in realtà una lotta fra fazioni. Ciò è tipico del mondo islamico che confonde libertà con anarchia, rappresentanza parlamentare con supremazia del più forte. Le forze in campo si scontreranno finché una non prevaricherà sull'altra. La spirale di violenza proseguirà con o senza Assad, a farne le spese saranno tutti i siriani, che sono già vittime di sanzioni, rapimenti, omicidi, violenze delle milizie islamiche straniere che si stanno allargando anche a zone a tutt'oggi fuori dal conflitto, come ad esempio Aleppo ". 

L'unica soluzione alla guerra totale è la via diplomatica portata avanti attraverso il dialogo, anche duro, con il regime, che nonostante le violenze compiute è l'unico interlocutore in grado di controllare i suoi esponenti. 

L'opposizione del Consiglio nazionale siriano (Cns) appare come un insieme indistinto di correnti. Essi non hanno nessuna influenza sugli estremisti islamici che grazie alle armi fornite dai Paesi arabi continueranno a combattere prima contro Assad e gli alawiti e in seguito contro tutte le minoranze religiose presenti in Siria, soprattutto i cristiani. (S.C.) 

http://www.asianews.it/notizie-it/Siria,-Kofi-Annan:-il-piano-di-pace-ha-bisogno-dell'intervento-del-Consiglio-di-sicurezza-24981.html 

» 07/06/2012 
Vicario apostolico di Aleppo: no alla morte dei bambini sfruttata per fini politici e strategici 

Mons. Giuseppe Nazzaro condanna il massacro di Qubair e Mazzarzaf (Hama) costato la vita a 78 persone, fra cui donne e bambini. L'Onu ha il dovere morale di verificare il contesto, individuare gli autori e le ragioni della strage. Sanzioni economiche e guerriglieri estremisti islamici iniziano a fare più morti che i soldati del regime. 

Mons. Nazzaro spiega che è in atto una vera campagna per distruggere la Siria: "L'accanimento contro il regime di Bashar al-Assad fomenta la spirale di violenza e impedisce alla popolazione e al governo la possibilità di un'apertura graduale alla democrazia e alle riforme. Come accaduto in Iraq e in Libia, i diritti umani vengono sfruttati per fini economici e di potere, non sempre per il bene della popolazione. 

Coloro che desiderano distruggere Assad - Qatar e Arabia Saudita e gli altri Stati del Golfo - governano i propri Paesi con pugno di ferro senza alcun rispetto per i diritti umani e libertà religiosa. Perché a tutt'oggi nessuno ha mai condannato le violenze contro gli sciiti in Bahrain o gli arresti e le condanne inflitte ai migranti di fede cristiana in Arabia Saudita e Kuwait?". 

http://www.asianews.it/notizie-it/Vicario-apostolico-di-Aleppo:-no-alla-morte-dei-bambini-sfruttata-per-fini-politici-e-strategici-24967.html 

Una testimonianza giunta ad AsiaNews afferma: "Ciò che era un movimento interno al Paese (rivendicazioni e proteste legittime per una maggiore libertà e democrazia), si è trasformato in uno scacchiere internazionale, dove si gioca a più mani un gioco sporchissimo, che nulla ha a che vedere con il bene della Siria e dei siriani, e che a questo punto rischia non solo di metter in ginocchio il Paese e il suo governo, ma anche di vanificare le aspirazioni pacifiche dei veri dimostranti, in una logica di violenza, intolleranza e guerra civile che passa sopra la testa ( e attraverso il sangue versato) di tutti. 

Troppi interessi in gioco, troppa informazione unilaterale che circola in Occidente. Si aggiunge ora il terrorismo fondamentalista, con le esplosioni devastanti che conoscete, e che si preannuncia lungo a sconfiggere, dato l'appoggio logistico ed ideologico che riceve da Arabia Saudita, Qatar, e non solo". 

http://www.asianews.it/notizie-it/Accuse-reciproche-fra-Damasco-e-i-ribelli-sul-nuovo-massacro-di-Qubair-24961.html 

Fonte www.oraprosiria.blogspot.it

La stessa denuncia era arrivata anche da una fonte che in Italia solitamente ha credibilita' in alcuni ambienti, ma evidentemente ora la Nato conta piu' del Vaticano anche nel nostro paese. 

Siria. 
La denuncia del patriarca Gregorio III: “Cristiani vittime del clima di terrore” 

2012-06-01 Radio Vaticana 

Rapimenti notturni con pagamenti di riscatti fino a 200mila dollari, case confiscate o fatte saltare in aria da parte di bande sunnite, continue incursioni nei quartieri cattolici e fedeli cristiani usati come scudi umani durante gli scontri tra ribelli ed esercito. È quanto sta subendo la comunità cristiana in Siria a causa del caos della guerra civile in corso. 

La denuncia arriva direttamente dal Patriarca melchita di Antiochia, Gregorio III Laham, secondo il quale nella contrapposizione tra governo e opposizione “si è inserito un terzo elemento che punta soltanto a sovvertire la legge”. Tutto questo – aggiunge il patriarca – produce “un vero e proprio esodo dei cristiani”. 

Gregorio III Laham esorta quindi l’immediata applicazione del piano di pace dell’inviato delle Nazioni Unite, Kofi Annan, e boccia l’ipotesi di nuove sanzioni contro il governo del presidente Assad. (M.G.) 

http://www.news.va/it/news/siria-la-denuncia-del-patriarca-gregorio-iii-crist


1 commento:

  1. Caro Marco,sul sito VIETATO PARLARE puoi trovare ampia documentazione e riflessione sulle penose campagne stampa contro la verità di quello che accade in Siria, ultima la risposta che l'amico Patrizio Ricci ha scritto ad Avvenire rispetto all'articolo di Parsi dell'8 giugno.

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