sabato 16 giugno 2012

Piccola cronaca del 16 giugno pro-siria


Sono stata oggi in piazza del Popolo alla manifestazione pro-Siria.

Posso confermare che non era una manifestazione di estrema destra (neanche di destra) e che non c'erano simboli/bandiere/slogan fascisti.

C'era abbastanza gente, ovviamente parecchi siriani. E pure parecchi italiani.

C'erano - questo sì - slogan in appoggio a Bashar al Assad, e cartelli con la sua foto con su scritto (in arabo): "Siamo tutti con te".

Era indubbiamente, come del resto annunciato nel manifesto, una manifestazione in difesa "dello Stato siriano" (Bashar compreso).

Non mi sembra poi così incomprensibile che siriani che temono di vedere il proprio Paese - civilizzato, laico, progressista, mosaico di religioni, confessioni ed etnie che finora convivevano - precipitare nella guerra civile nonché nell'oscurantismo, per chissà quanto tempo (l'esempio dell'Iraq è dietro l'angolo, quello della Libia fresco fresco) facciano quadrato attorno al regime che a derive di questo tipo aveva finora fatto da argine.

La cosa non mi meraviglia affatto.

Fra i numerosi interventi che si sono susseguiti, Fulvio Grimaldi, Giulietto Chiesa (c'era anche lui - evidentemente non ha paura di contaminarsi/compromettersi, o essere schedato come "cattivo" o impresentabile), e Monsignor Hilarion Capucci.

Non hanno parlato "fascisti", o rossobruni (che non mi è ancora del tutto chiaro cosa siano).

Forse bisognerebbe stare tutti piu' rilassati...

Ornella
Un messaggio dalla lista di discussione Nowaroma che descrive benissimo con poche parole la giornata di ieri. L' autrice e' una giornalista che conosce molto bene il Medio Oriente.

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