In Italia invece di perdere tempo ed energie per la propaganda di politiche sbagliate e per tagliare i soldi ai ceto meno abbienti, dovremmo tagliare le spese militari, le guerre (oggi chiamte missioni di pace e fedelta' alla Nato) e incentivare il nostro settore delle rinnovabili che e' gia' molto avanti rispetto al resto del mondo. Possiamo essere protagonisti nella rivoluzione energetica che sara' piu' veloce e radicale di quello che crediamo tutti.
Nel 2011 l' Italia e' stato il primo paese per potenza installata di impianti fotovoltaici e nel medio periodo l' intero pianeta arrivera' alle attivita' che gia' noi abbiamo sperimentato facendo nascere professionalita' ed esperienze non ancora presenti altrove. Questa conoscenza nella progettazione,installazione,gestione finanziaria degli impianti fotovoltaici puo' essere trainante per la produzione italiana del settore, dove siamo all'avanguardia soprattutto nel segmento degli inverter,i trasformatori da corrente continua a corrente alternata necessari per ogni impianto.
marco
Rinnovabili, grandi opportunità per le aziende italiane oltre Manica
Il Regno Unito punta sulle rinnovabili e per le aziende italiane del solare e dell'eolico si presentano le opportunitá di un mercato in crescita. Si stima, per esempio, che entro il 2016 il valore prodotto dal fotovoltaico nel Regno Unito sfiorerá i 900 milioni di euro
«Un sistema strutturato di incentivi alle energie rinnovabili è essenziale per lo sviluppo di un settore che può e deve avere un ruolo chiave nell'uscita dall'attuale crisi. Una nuova fase di crescita economica e sviluppo dovrá essere basata su energie pulite e rinnovabili puntando alla sostenibilitá e al rispetto per l'ambiente», afferma Giuseppe Paoletti, vicesegretario generale della Camera di Commercio Italiana per il Regno Unito
«Anche nel Regno Unito - aggiunge Paoletti - il governo ha stabilito obiettivi ambiziosi per la riduzione del tasso di anidride carbonica aumentando la sostenibilitá ambientale e il ricorso ad energie pulite. Il governo è concentrato sull'evitare una pericolosa situazione di forte speculazione iniziale incentivando il mercato ad una crescita strutturata e costante sul medio-lungo periodo».
Il Low Carbon Buildings Programme prevede che nel Regno Unito siano costruiti edifici a zero emissioni, con conseguente crescita della domanda di rinnovabili ad uso domestico, in particolare dell'energia solare, anche perchè la tecnologia fotovoltaica è la fonte di energia rinnovabile piú ampiamente usata nell'edilizia e l'Italia è, inoltre, il principale esportatore di strutture di alluminio ad utilizzo rinnovabili del Regno Unito. «Grazie a questi incentivi si è creata una situazione molto favorevole ad aziende italiane del settore del solare e dell'eolico - conclude Paoletti -che hanno la possibilitá di penetrare un mercato decisamente in crescita che raggiungerá entro il 2020 i risultati ottenuti dalla Germania, un paese con caratteristiche molto simili al Regno Unito». (s.f.)
Fonte www.zeroemission.eu
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