Green economy
Questo articolo di zeroemission racconta lo sviluppo delle rinnovabili in India. Le rinnovabili sono vicinissime ad una esplosione decisiva, frenata solo dalla cecita' delle elites politiche, economiche e intellettuali che governano il pianeta.
E la zona del mondo dove puo' arrivare questo sfondamento, questa spallata alle altre tecnologie di produzione di energia,non e' quella piu' sviluppata e ricca del mondo; ma l' enorme porzione di mondo dove un miliardo e mezzo di persone vivono ancora senza avere accesso all' energia elettrica, dove le poche attivita' produttive sono frenate dalla irregolarita' delle forniture che costringono a continue interruzioni delle attivita'.
In India esistono almeno 400 milioni di persone senza accesso all' energia elettrica,ed e' paradossale che non citi questo dato neanche questo articolo, che parla dello sviluppo delle rinnovabili nel paese di Gandhi.
Ma i cosiddetti Brics (Brasile,Russia,India,Cina e Sudafrica) saranno la base dove le rinnovabili partiranno per arrivare in tutto il mondo piu' povero. In Sudafrica sono previsti grandi investimenti, finalizzati anche alla creazione di una industria locale. Da li' partira l' elettrificazione di tutta l' Africa Sub-Sahariana; partira' quando si capira' anche la' che il progresso non lo portano le armi e le guerre ma la cultura e il lavoro.
Marco
Corsa alle rinnovabili: riflettori puntati sull'India
06-02-2012
Nella corsa alle rinnovabili riflettori puntati sull’India, che l’anno scorso ha fatto registrare la crescita maggiore negli investimenti in energia pulita: un’impennata del 52% grazie alla quale hanno raggiunto nel paese il livello record di 10,3 miliardi di dollari dai 6,8 miliardi del 2010. Dopo aver fornito i risultati sul nuovo anno record per gli investimenti nelle rinnovabili, che non hanno risentito della crisi, in una nuova analisi Bloomberg New Energy Finance si sofferma sull’India, nuova stella del firmamento delle rinnovabili, dove l’anno scorso si è concentrato il 4% degli investimenti globali in energia verde.
Una crescita impressionante spinta da un incremento di circa sette volte dei finanziamenti destinati agli impianti per la produzione di energia solare connessi alla rete: da 600 milioni di dollari nel 2010 a 4,2 miliardi di dollari dell’anno scorso. Quasi allo stesso livello dell’eolico (4,6 miliardi di dollari) – sottolinea Bnef – settore in cui tuttavia l'India è ai vertici mondiali. Per Ashish Sethia, analista capo di Bnef per quanto riguarda il paese, “il record è dovuto a una maggiore competitività per i costi delle energie rinnovabili e alle politiche di sostegno come il Jawaharlal Nehru National Solar Mission". In generale, le preoccupazioni riguardo un possibile impatto della crescita dei tassi di prestito sugli investimenti nelle energie rinnovabili si sono rivelate prive di fondamento.
E così se la crescita della capacità eolica ha fatto registrare un nuovo record (2.827MW in più l’anno scorso rispetto ai 2.140MW del 2010) – il che pone l’India al terzo posto per nuova capacità eolica installata dopo la Cina e gli Stati Uniti - ancor più sorprendente è il boom dell’energia solare, almeno considerando i numeri a cui era abituata negli anni scorsiil paese: si è passati da 18 MW installati nel 2010 a circa 277 MW stimati per il 2011 e per il 2012, Bnef stima un nuovo installato tra i 500 e i 750 MW. Secondo Bloomberg, il target per le energie rinnovabili, previsto dall’undicesimo piano quinquennale che va dall’aprile 2007 al marzo 2012, (un totale di 12,4 GW di nuova capacità verde connessa alla rete), sarà dunque superato grazie a 14,2 GW installati durante questo periodo.
Ricorda Sethia che il boom delle rinnovabili in India mostra come le fonti pulite siano diventate competitive in un periodo in cui il paese ha difficoltà a raggiungere i propri target per l’energia convenzionale: per portare avanti questo trend favorevole, il governo federale e dei singoli stati indiani devono fare quattro cose: “la prima, che le linee di trasmissione siano disponibili per nuovi progetti; la seconda, che la rete possa accogliere un flusso di energia verde maggiore; terzo, che gli obblighi di acquisto delle rinnovabili siano rafforzati e quarto, infine, che gli svuluppatori di progetti siano pagati in tempo per l’energia che producono”. (f.n.)
Fonte www.zeroemission.eu
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