sabato 21 luglio 2012

Siria,20 luglio-Missione osservatori ONU continua per altri 30 giorni


La missione degli osservatori ONU in Siria e' stata prorogata per altri 30 giorni. Dopo il veto russo-cinese alla risoluzione dei paesi Nato, gli Stati Uniti avevano dichiarato che la missione dei 300 osservatori ONU era finita. Invece continua, cosi' come prosegue l' impegno nella crisi siriana di Kofi Annan.

Secondo l'ex segretario ONU la missione potrebbe ora cambiare accento, dedicandosi alla ricerca di una soluzione politica. Questa nuova funzione era stata richiesta in qualche modo anche dalla diplomazia russa. Secondo Marina Forti del Manifesto, Russia e Cina avrebbero giustificato il loro veto con l'argomento che la risoluzione era "squilibrata",sanzionando solo una delle parti in conflitto. E il veto ha impedito di accelerare lo show down contro il regime e impone di prolungare la crisi.

Forse ha impedito un vero e proprio intervento militare Nato, al quale, se si fosse verificato, sicuramente avrebbe fornito l' avvallo ONU. Il ministro italiano Terzi ha dichiarato che ora devono muoversi "gli amici della Siria" confermando un dualismo tra l' iniziativa dei paesi Nato e quella dell' ONU, ora indubbiamente molto debole ma che rimane l' unica legittima e i pacifisti di tutto il mondo dovrebbero appoggiare e valorizzare.

1 commento:

  1. Caro Marco, seguiamo con gratitudine il tuo impegno per la pace. In mezzo a tante posizioni ideologiche, emerge l'evidenza semplice di chi vive là: "Suor Yola, siriana, una delle religiose francescane che ogni giorno aiutano le famiglie dei profughi, racconta a Fides: “Stiamo facendo del nostro meglio per aiutare la famiglie di sfollati. La gente piange e spera in tempi migliori. Il costo della vita è altissimo, non si trovano medicinali, l’impatto dell’embargo che subiamo è tutto sulla popolazione civile e sui più poveri. Speriamo e preghiamo perché questa sofferenza finisca presto. Non abbiamo alcuna fiducia in questi cosiddetti ‘rivoluzionari”. Quali sono i rivoluzionari che fanno del male al popolo? Hanno danneggiato tutti, cristiani e musulmani, tante famiglie che hanno perso tutto”.
    “In queste azioni armate e in questa sofferenza – prosegue la suora – la religione non c’entra. Con i musulmani abbiamo sempre vissuto fianco a fianco e continueremo a farlo. Il governo siriano finora è stato laico, ha garantito alla Siria sicurezza e stabilità. Oggi abbiamo solo disordine, insicurezza, caos, sofferenza. E cosa sarà domani? Ma sappiamo, come cristiani, che Dio ci protegge e la nostra speranza è viva. E, come cristiani, abbiamo una certezza: non abbandoneremo mai la Siria”. (PA) (Agenzia Fides 21/7/2012)

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