giovedì 19 luglio 2012
Dopo il voto all' ONU, la crisi siriana sta sfuggendo di mano ai paesi Nato ?
Qualche particolare sul voto odierno del Consiglio di Sicurezza sulla crisi siriana.
Su 15 membri del CdS ci sono stati 11 voti a favore, due astensioni (SudAfrica e Pakistan) e i voti contrari di Cina e Russia.
La Cina ha motivato il suo voto spiegando che la risoluzione era sbilanciata e poneva condizioni solo ad una delle parti in conflitto. Il voto avrebbe aumentato i problemi.
Gli USA hanno affermato che dopo questo voto la missione degli osservatori ONU, in scadenza il 20 luglio, non verra' rinnovata; vedremo nelle prossime ore se sara' veramente cosi',della questione si sta discutendo in queste ore e i paesi europei vorrebbero prorogare di un mese la missione ONU per avere il tempo di discutere altre soluzioni.
Intanto Obama ha dichiarato che gli USA andranno avanti senza le Nazioni Unite e, secondo il Sole24ore, avrebbe parlato con Israele di un attacco mirato agli arsenali militari siriani sospettati di nascondere armi chimiche.
I principali siti di informazione non descrivono nei dettagli la risoluzione bocciata, indicano solo che avrebbe previsto sanzioni per la Assad in caso di mancato rispetto del piano Annan, ma il Pais conferma che oggetto di dissenso era soprattutto la richiesta di ritiro alla Siria dei mezzi pesanti dalle citta'.
Intanto negli ultimi tre giorni si e' passati dalla descrizione di sporadici e locali combattimenti, ad una guerra civile generalizzata in tutto il paese infine ad un attacco a Damasco,definito "battaglia finale" .Vedremo nei prossimi giorni se questa offensiva e' il segnale di un vero cambiamento nei rapporti di forza tra esercito e ribelli.
La cosa non mi convince molto,
soprattutto perche' il fronte degli oppositori e' diviso, oscuro e sembrano prevalere i settori piu' estremisti. Non e' quindi un approdo tranquillo per che vuole cambiare in questi giorni bandiera, bensi' una sponda piena di incognite.Il quotidiano Libero di venerdi' 20 luglio titola che in Siria in questo momento sta vincendo Al Queda e Mario Sechi, direttore del Tempo, si e' chiesto " Assad lo conosciamo, e' un dittatore cattivo, ma i ribelli chi sono ?"
L' impressione e' che gli oppositori di Assad non siano completamente controllabili dai paesi Nato e che la situazione potrebbe sfuggire loro di mano.
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