Roma,15 ottobre degli Indignati:Alcune impressioni a caldo alle 18.30
Piazza San Giovanni piena di persone che non capiscono cosa sta succedendo. Sentono petardi rumorosi, vedono gli spruzzi degli idranti, qualche accenno di fuga precipitosa di persone , come me, senza nessuna esperienza di momenti di tensione in piazza. Sono i Cobas ad un certo punto a rassicurare la gente, con un accenno di cordone, dal loro camion si parla alle persone disorientate ed si invita alla calma.
Esco perche’ ho la sensazione che stare li’ non abbia alcun senso,si rischia qualche momento di panico con fughe precipitose, senza un motivo. Parole d’ ordine generiche, gente diversa: gli aquilani, i No Tav, i comitati per l’ acqua, ma anche l’ Arci che da toscano per me rappresentano il potere degli enti locali rossi della mia regione.
Verso Termini macchine bruciate quattro o cinque, capannelli alla televisioni nei locali pubblici per vedere quello che sta succedendo in Via merulana e Labicana. Via Labicana e’ bloccata, il corteo mi sembra che prosegua verso destra, in direzione di Piramide. La coda del Corteo e tradizionale, Partito Comunista dei Lavoratori, spezzone nutrito piu’ di altre occasioni, Rifondazione Comunista. Chiude il pulmino dell’ Usi, lo storico sincacato anarchico con i suoi militanti romani.
Si scambia notizie, le persone che defluiscono sono bellissime. Intelligenti , appassionate, se la prendono con questi giovani che qualcuno descrive giovanissimi, ultras della Lazio, dice qualcuno e di alcuni centri sociali. Ma queste persone bellissime, intelligenti, appassionate, in realta’ non hanno un orientamento , una direzione. Chi la dovrebbe dare, Rifondazione ? La sinistra CGIL ? I centri sociali piu esperti e sperimentati ? Il Manifesto che nell’ ultima settimana ha pubblicato lettere solo sulle proprie liti interne ?
No, c’e’ un vuoto. Stiamo facendo una guerra in modo clamorosamente illegale, senza copertura economica. Nessuno se ne interessa, siamo alleati che chi dice che il colonialismo italiano, che ha ucciso decine di migliaia di persone di un paese allora di 1.000.000 di abitanti, non era poi tanto male.
C’e’ il vuoto, bella gente in piazza, ma non sa dove andare. Non e’ colpa dei ragazzini,ci sono sempre stati, che giocano alla guerriglia urbana.
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