lunedì 17 ottobre 2011

Dopo il 15 ottobre degli indignati italiani - Nonviolenza vuol dire essere per il centrosinistra ?

15 ottobre-Nonviolenza vuol dire essere per il centrosinistra ?

Qualcuno interpreta la violenza di sabato come uno scontro tra la parte del movimento che vorrebbe le primarie nel centrosinistra e chi invece con il c.s. non vuole dialoghi. Ho letto che addirittura Sinistra Critica sarebbe nel secondo schieramento che, per contrastare in qualche modo il centrosin. vede di buon occhio il comportamento degli “incendiari di macchine, sfascia vetrine,lanciatori di bombe carta” di sabato scorso. Intanto in queste ore la manifestazione di sabato sta piombando rovinosamente sul centrosinistra soprattutto per l’ ignoranza di Di Pietro che invoca la legge Reale.

Io non vedo molto interessati i “neri”,li chiamo cosi’ perche’ effettivamente erano vestiti con indumenti soprattutto di quel colore, al dibattito tra Vendola e Bertinotti, Cremaschi e Ferrero, Landini e Camusso. Comunque questo argomento e’ stato usato anche da chi ha difeso gli scontri , infatti in qualche forum c’e’ chi ha scritto che in questo modo Vendola dovra’ prendere le distanze dal Movimento che finalmente sara’ libero. Casualmente sono capitato ad una assemblea del coordinamento 15 ottobre e credo che addirittura non esista nessuna piattaforma comune neanche dei soggetti ,molte decine, che componevano questo coordinamento. Che ognuno andava per la sua strada era dichiarato in partenza, non c’era unita d’ intenti sui contenuti neppure tra chi ha partecipato alla manifestazione senza gesti violenti. Nel sito di democraziakmzero.org ci sono dei commenti sul 15 ottobre, Gigi Sullo in un intervento piu’ lungo ha scritto questo periodo:

"Retroscena. Tutti sapevano che “qualcosa” sarebbe accaduto. Tutti quelli, intendo, che sanno di queste manovre da corteo, delle trattative con la questura e tra gruppi organizzati che intendono partecipare alla manifestazione. Quei forse duecento sono una sorpresa solo per i cittadini comuni che hanno deciso di viaggiare a loro spese per gettarsi nella corrente dell’indignazione globale. I generali e i colonnelli dell’estrema sinistra sanno tutto. Ma sbagliano tutto. Perché quelli “più a sinistra”, o ancora più in là, hanno deciso che gli altri hanno promosso la manifestazione solo per diventare nel futuro la stampella di un nuovo centrosinistra alle prossime elezioni politiche. “Noi non facciamo le primarie, noi facciamo la rivoluzione”, ha detto uno dei “neri”, qualche giorno prima, a un nostro compagno che preparava la partecipazione al corteo. Perciò i tipi organizzati e nerovestiti fanno la rivoluzione rompendo e incendiando quel che possono e – invece che scontrarsi con la polizia per cercare di andare verso Piazza Venezia, cioè verso i palazzi del potere, come tutti sapevano che avrebbero cercato di fare – decidono di distruggere la manifestazione rompendola a metà, costringendola a convivere con incendi di uffici del ministero della difesa e di altre automobili e di cassonetti, con statuette della Madonna frantumate, con il fumo dei lacrimogeni, con loro stessi, persone che corrono, sorpassano, si muovono in pattuglie usando la massa come schermo e come bersaglio."

Di getto ho scritto questo commento, anche male perche’ non ho spiegato che si riferiva a questo singolo periodo che era solo una parte di uno dei 5-6 interventi:

“Mah, io sono una persona singola, seguo la nonviolenza e sono contrario al percorso della sinistra movimentista che sta lavorando alle primarie e al prossimo centrosinistra. Non conto niente, ma sul silenzio sulla guerra in Libia delle forze politiche del centrosinistra qualche decina di persone si e’ pronunciata, non so se davvero in Italia siamo poche decine a pensare che non e’ il prossimo centrosinistra la strada migliore. La nonviolenza e’ la strada , lo penso anch’ io, il paradosso e’ che ambienti che non si pronunceranno mai contro la violenza lavorano al prossimo centrosinistra. Insomma tra il prossimo , possibile ma non sicuro, centrosinistra e la violenza ci sono altre strade o piccoli sentieri. Non fatevi fregare anche questa volta dai rapporti personali e dalla paura dell’ isolamento. Le ragioni che si ritengono giuste si portano avanti anche quando siamo in pochi.”


Marco

Nessun commento:

Posta un commento