domenica 27 febbraio 2011

Cina, appelli on-line a proteste, il governo vuole evitare ogni piccolo segno di dissenso.

In Cina dunque c'e' chi lancia messaggi sperando in mobilitazioni e il Governo cerca di prevenire e bloccare ogni protesta.

CINA: APPELLO ON-LINE A PROTESTE, ALTA TENSIONE A PECHINO
Un appello on-line a proteste anti-governative in Cina ha messo in moto un forte dispiego di polizia a Pechino. Controlli ai passanti, limitazioni ai giornalisti stranieri (severamente vietato scattato foto) nel centro di Pechino e Shanghai. A innescare il giro di vite, un sito-web in Usa, che ha chiesto ai cinesi di emulare la 'rivoluzione dei gelsomini' che sta spazzando i regimi in Medio Oriente e ad organizzare manifestazioni per chiedere riforme democratiche. A Pechino, e' stato vietato l'accesso nella strada Wangfujing, una via commerciale centralissima, gia' epicentro di proteste domenica scorsa. A Shanghai la polizia ha portato via 5 persone: uno stava scattando foto .

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