I settori interessati vanno dall'amministrazione pubblica, all'università fino ai disoccupati. Tutti a chiedere migliori condizioni di vita
Scioperi e proteste di infermieri, studenti, impiegati ma anche del Collettivo dei disoccupati del Sud sono in programma per i prossimi giorni in diverse zone dell'Algeria, mentre ieri gli abitanti di due villaggi della Cabilia hanno bloccato le strade nazionali. A Bouira e Oumaadane, vicino a Bejaia, gli abitanti sono scesi in strada per protestare contro lo stato di degrado in cui vivono e reclamare l'allaccio del villaggio a gas ed elettricità, ma anche strade praticabili.
Intanto, prosegue lo sciopero degli impiegati della Banca Bdl, in segno di solidarietà con un agente della sicurezza dell'agenzia che domenica ha tentato di darsi fuoco insieme alla figlia portatrice di handicap. Ad Algeri, il Sindacato dei paramedici (Sap), ha annunciato che da oggi gli infermieri daranno vita ad uno sciopero di due giorni per rivendicare un nuovo statuto e aumenti salariali. Dall'8 febbraio partirà poi uno sciopero a tempo indeterminato dal momento che il ministero della Salute non ha mantenuto le promesse di nuove misure entro la fine del 2010.
Gli studenti universitari manifesteranno invece oggi a Tizi Ouzou, capoluogo della Cabilia, per denunciare "la condizione disastrosa" delle università algerine. Il personale del settore dell'istruzione ha annunciato un sit in davanti al ministero dell'Educazione il 14 febbraio mentre il 6 febbraio il Collettivo dei disoccupati del Sud si riunirà davanti al ministero del lavoro
Fonte www.peacereporte.it
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