PARIGI – Una fonte diplomatica "informata" non meglio presentata da Le Figarò ha sostenuto che Brahimi incontrerà il presidente siriano Bashar Assad per proporgli il piano comune di Stati Uniti e Russia per la fine della crisi in Siria.
Secondo la stessa fonte, il presidente Assad avrebbe però fatto
attendere Brahimi, inviato speciale dell'Onu, perchè è già al corrente
del piano e non lo ritiene adeguato. Secondo questo piano
russo-americano, si dovrebbe formare invece di quello legittimo
attualmente al potere un governo di transizione formato da ministri
scelti in accordo dal governo attuale e dall'opposizione. In pratica
Assad rimarrebbe al potere fino al 2014 ma con un governo debole e
diviso e poi dovrebbe impegnarsi a non ripresentarsi alle elezioni dopo
la fine di questo mandato. Secondo la fonte di Le Figarò, Assad ha detto
di essere disposto a lasciare il potere ma solo quando lo vorrà il suo
popolo e che quindi non accetta imposizioni sulla sua non candidatura
per il prossimo mandato. Comunque Assad al momento pare non voler
nemmeno ricevere Brahimi e quest'ultimo avrebbe persino sventolato la
probabilità di dimettersi dall'incarico affidatogli dall'Onu.
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