sabato 8 dicembre 2012

Dimissioni di Monti, non sarà l' ultima sorpresa prima delle elezioni

Dimissioni di Monti, un colpo di scena ?

Non sarà l' ultimo prima delle elezioni, ormai nel 2013.

Non è un male che la profondissima crisi economica e sociale si scarichi finalmente sulla politica, ogni giorno c'erano scontri tra manifestanti e forze dell' ordine anche nella più profonda provincia.

I cosiddetti "poteri forti" non lasceranno Berlusconi a rappresentare il centro destra italiano, se il Caimano proprio vorrà candidarsi sarà costretto in un angolo minoritario. Speriamo che nasca anche una nuova sinistra ma la vedo dura. Gli arancioni hanno mille titubanze e vecchi vizi. Riescono a rendere poco trasparente anche il diritto alla parola nelle loro assemblee.

Hanno volontariamente rinunciato al contributo di Cremaschi, Giulietto Chiesa, bravissimi esponenti dei movimenti ma non conosciuti, per lasciare la parola ad Agnoletto, De Magistris, Moni Ovadia, Dino Greco ex direttore di Liberazione organo del Prc.

Nessun criterio trasparente per scegliere chi tra i 220 che avevano chiesto di intervenire doveva salire sul palco del teatro Vittoria al Testaccio.

Ha senso una lista che abbia l' appoggio di Rifondazione e non far parlare Ferrero ? No, è ipocrisia. Se c'è Rifondazione è ovvio che Ferrero c'è, perchè far finta che non ci sia ?

Una politica di sinistra se vuole riaggregare deve farla finita di contare sulla passività dei seguaci, ora chi ti segue e ti aiuta non vuole più essere preso in giro.

Però sarebbe un ottima cosa se da Cambiare si può nascesse davvero una lista per le politiche, almeno nella campagna elettorale si sentirebbe parlare di qualche problema vero e di qualche soluzione. Il quorum potrebbe anche non arrivare ma sarebbe rivoluzionario solo che milioni di persone sentissero quello che ora circola solo in nicchie di decine di migliaia di persone.

Comunque sarà un inverno "caldo".

marco

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