domenica 18 settembre 2011

Nonviolenza,Marcia Perugia Assisi,sette domande a Maria G. De Rienzo

VERSO LA MARCIA PERUGIA-ASSISI. SETTE DOMANDE A MARIA G. DI RIENZO

Maria G. Di Rienzo e' una delle principali collaboratrici di questo foglio; prestigiosa intellettuale femminista, saggista, giornalista, narratrice, regista teatrale e commediografa, formatrice, ha svolto rilevanti ricerche storiche sulle donne italiane per conto del Dipartimento di Storia Economica dell'Universita' di Sydney (Australia); e' impegnata nel movimento delle donne, nella Rete di Lilliput, in esperienze di solidarieta' e in difesa dei diritti umani, per la pace e la nonviolenza. Tra le opere di Maria G. Di Rienzo: con Monica Lanfranco (a cura di), Donne disarmanti, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2003; con Monica Lanfranco (a cura di), Senza velo. Donne nell'islam contro l'integralismo, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2005; (a cura di), Voci dalla rete. Come le donne stanno cambiando il mondo, Forum, Udine 2011. Cfr. il suo blog lunanuvola.wordpress.com Un piu' ampio profilo di Maria G. Di Rienzo in forma di intervista e' in "Notizie minime della nonviolenza" n. 81; si veda anche l'intervista in "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 250, e quella nei "Telegrammi" n. 425]

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' stato il significato piu' rilevante della marcia Perugia-Assisi in questi cinquanta anni?

- Maria G. Di Rienzo: Il mantenere presente che la pace e' un'armonia vivente creata dallo stabilire relazioni giuste con se stessi, gli altri esseri umani, le altre forme di vita, la Terra intera.

- "La nonviolenza e' in cammino": E cosa caratterizzera' maggiormente la marcia che si terrà il 25 settembre di quest'anno?

- Maria G. Di Rienzo: Inevitabilmente, il collegamento con la crisi profondissima (di valori e cultura, sociale, economica, politica) in cui si trova il paese che la ospita, un paese in guerra a dispetto della propria Costituzione e che neppure ne e' del tutto consapevole.

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale e' lo "stato dell'arte" della nonviolenza oggi in Italia?

- Maria G. Di Rienzo: Molto volonteroso, poco visibile e troppo commemorativo.

- "La nonviolenza e' in cammino": Quale ruolo puo' svolgere il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini, e gli altri movimenti, associazioni e gruppi nonviolenti presenti in Italia?

- Maria G. Di Rienzo: Credo che, almeno a breve termine, continueranno a svolgere ognuno il proprio ruolo nella posizione che hanno scelto e con i referenti che hanno scelto. Non vedo al momento aperture o novita' di sorta.

- "La nonviolenza e' in cammino": Quali i fatti piu' significativi degli ultimi mesi in Italia e nel mondo dal punto di vista della nonviolenza?

- Maria G. Di Rienzo: Ovunque le lotte e le iniziative delle donne. Ma finche' sono quasi da sola a vederle e a raccontarle capisco che e' difficile crederci. Persino quando le donne sono uccise nel processo le notizie passano sotto silenzio. Susana Chavez, 36 anni, e' stata assassinata all'inizio di quest'anno (torturata, soffocata con un sacchetto di plastica e smembrata) perche' leader del movimento "Ni una mas" che chiede giustizia per il femminicidio costante a Ciudad Juarez. Non ho colto uno straccio di rimando non solo sui media del mainstream (figurarsi) ma neppure da parte di coloro che mi inondano di esortazioni alla protesta via mail quando l'assassinato si chiama Felipe o Ahmed o Giovanni. L'anno scorso la campagna "One day struggle", organizzata da gruppi di donne, ha visto iniziative concomitanti sulla difesa dei diritti umani in Libano, Bangladesh, Malesia, Iran, Egitto, Pakistan, Palestina, Tunisia, Turchia, Ghana, Pakistan e Sudan: l'avesse realizzato chiunque altro - possibilmente senza "F" sulla carta d'identita' - l'avreste saputo ben prima di oggi. In India le "Madri dei semi" (Bihana maa) percorrono il paese identificando, collezionando, facendo germinare e scambiando le sementi tradizionali che liberano i coltivatori dalla stretta dei biopirati; in Brasile 70.000 Margaridas (margherite, in onore di Margarida Maria Alves, leader sindacale assassinata nel 1983) in camicette porpora e cappelli di paglia marciano chiedendo diritti per le donne che lavorano nelle foreste e nelle zone rurali; in Messico una cooperativa di pescatrici sta diffondendo "l'ecologia delle mangrovie", restaurando un ambiente devastato dagli uragani e, soprattutto, dal cambiamento climatico. Mai sentito nulla al proposito? Che strano...

- "La nonviolenza e' in cammino": Su quali iniziative concentrare maggiormente l'impegno nei prossimi mesi?

- Maria G. Di Rienzo: Posso parlare solo per me stessa: la mia priorita' e' la violenza di genere. Ma non perche' sono donna, non perche' sono femminista, non perche' ho scelto un tema che conosco: e' la mia priorita' perche' la violenza di genere e' la base fondante della melma insanguinata che inonda l'Italia da vent'anni (quella che e' diventata la "nostra cultura", sapete), perche' la violenza di genere e' il principio da cui sciamano tutte le altre ed io voglio che cio' finisca a partire dalle radici, affinche' la mala pianta non cresca piu' e noi tutti, donne ed uomini, si possa coltivare al suo posto rispetto e cooperazione.

- "La nonviolenza e' in cammino": Se una persona del tutto ignara le chiedesse "Cosa e' la nonviolenza, e come accostarsi ad essa?", cosa risponderebbe?

- Maria G. Di Rienzo: La nonviolenza e' il coraggio dell'amore. Per avvicinarti ad essa troverai molte vie (libri, esempi, persone); puoi bussare alla porta del Movimento Nonviolento, sicuramente ti ascolteranno e sapranno consigliarti. Nel frattempo rifletti sulla "regola d'oro": non fare ad altri cio' che non vorresti fatto a te.

Da La nonviolenza in cammino
del Centro di Ricerca della Pace di Viterbo
www.peacelink.it

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