martedì 15 marzo 2011

Tavolo dlgs rinnovabili:flash mob e non invitati importanti

Dlgs rinnovabili, l’incontro al ministero si trasforma in flash mob

Domani, martedì 15 marzo, avrà luogo, presso il ministero dello Sviluppo economico, l’atteso confronto sul decreto ‘ammazza rinnovabili’ tra i ministri Romani, Galan e Prestigiacomo con operatori del settore, banche, gestori di rete e rappresentanti dei consumatori. Ma al tavolo non siederanno alcune delle principali associazioni del settore

L'incontro al ministero si trasforma in flash mob
Dopo la grande manifestazione di giovedì scorso al teatro Quirino di Roma e quella che centinaia di lavoratori e imprenditori delle rinnovabili hanno organizzato stamattina a Padova prosegue la mobilitazione del popolo delle rinnovabili contro il decreto legislativo ‘ammazza rinnovabili’ approvato dal Governo il 3 marzo scorso. Questa volta l’appuntamento è per domani, 15 marzo, davanti al ministero dello Sviluppo economico, in occasione della riunione che il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani, insieme ai colleghi dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo e dell’Agricoltura Giancarlo Galan, ha convocato presso il dicastero di via Veneto, con i principali rappresentanti del settore bancario, dei gestori di rete, delle associazioni dei consumatori e solo alcuni rappresentanti del settore delle energie rinnovabili.

Quella che era attesa da tutti come un’occasione di chiarimento si trasformerà dunque in flash mob davanti al ministero in quanto il Governo, nonostante il successo delle manifestazioni dei giorni scorsi e la mobilitazione su internet, si ostina a non voler ascoltare: all’incontro infatti non sono state convocate alcune delle principali associazioni di categoria. Anzi gran parte degli operatori del settore risulteranno esclusi dal confronto di domani. A parziale riparazione il ministro Prestigiacomo, ha annunciato in un comunicato che si terrà un nuovo incontro mercoledì pomeriggio, questa volta presso il suo dicastero, ma anche questa volta riservato solo ad alcune delle associazioni del settore: Anie (Federazione nazionale delle imprese elettrotecniche ed elettroniche), Aper (Associazione produttori energia da fonti rinnovabili), Anter (Associazione nazionale tutela energie rinnovabili), Vera online (Relazioni e strategie per l’impresa responsabile) e Asso Energie future.

Grande esclusa è Assosolare, che in una nota esprime la sua indignazione per non essere stata invitata né “al tavolo convocato domani dal Ministro Romani” né “all’incontro di mercoledì con il ministero dell’Ambiente”. Eppure, spiega Gianni Chianetta, presidente dell’associazione, “il nostro obiettivo è quello di far ripartire al più presto il mercato e tutelare gli investimenti in corso: proprio per questo riteniamo che per definire un nuovo schema di incentivi sia necessario e imprescindibile un dialogo propositivo e costruttivo con le maggiori associazioni del settore, di cui Assosolare è uno dei principali esponenti riunendo le aziende più rappresentative del settore”.

Ma gli incontri non si esauriranno domani. Il ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani ha previsto un momento di confronto anche con le Regioni fissato per il 23 marzo. Intanto, si annuncia ricca anche l’agenda parlamentare: sempre per mercoledì 16 marzo, in Aula alla Camera, si svolgerà il voto sulle mozioni sulle energie rinnovabili. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Al momento sono state presentate due mozioni, una dal Partito democratico e l’altra di Futuro e Libertà: entrambe impegnano il governo a rivedere il decreto per tutelare gli investimenti gia' programmati dalle aziende del settore e accordati dalle banche. (f.n.)
Fonte www.zeroemission.eu

Nessun commento:

Posta un commento