mercoledì 7 novembre 2012

La marcia del 17 novembre "per i bambini siriani" ha sfruttato abusivamente il simbolo dell' Unicef

di Marinella Correggia

E’ stata reclamizzata come una marcia mondiale per i bambini siriani promossa dall’Unicef, agenzia Onu, sotto la bandiera verdebiancanera con tre stelle dell’opposizione armata, un vessillo non riconosciuto dall’Onu. Strano, no?

La tappa italiana della “Marcia internazionale di solidarietà con i bambini della Siria”, del 17 novembre, è prevista a Bologna. Organizza il “Comitato 17 Novembre 2012” il quale si definisce “organismo creato ad hoc da un gruppo di siriani e amici della Siria in Italia, che aderiscono ad associazioni, enti e partiti diversi e che si sono uniti sotto la bandiera dell'indipendenza siriana per garantire il successo dell’evento e rompere il muro di silenzio che circonda il genocidio dei bambini siriani”. Campeggia infatti nella locandina dell’evento la bandiera adottata durante il mandato francese (1920-1946), anziché quella ufficiale della Siria, rappresentata all’Onu.

Il Comitato precisa che la marcia si terrà in 47 città del mondo (in realtà concentrate in: Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Germania, Ungheria, Italia, Australia, Svezia, Danimarca, Canada quanto a Occidente; e Libia, Tunisia, Egitto quanto ai paesi arabi; poi i campi profughi in Turchia). Sempre secondo la locandina, la manifestazione mondiale è “promossa dall’Unicef e dalla Syrian American Alliance” (la pagina facebook – consultata ancora nel pomeriggio del 6 novembre) è http://it-it.facebook.com/Comitato17Novembre2012).

Il sito dei promotori internazionali, cioè la Syrian American Alliance (basata negli Usa) è http://walk4childrenofsyria.org. Lì, sempre con il corredo delle bandiere dell’opposizione, si spiega: “La marcia vuole creare consapevolezza sulla catastrofe umanitaria in Siria e procurare fondi vitali per i bambini che soffrono sotto la dittatura di Bashar al-Assad che sopprime una rivoluzione per la libertà, la dignità e la democrazia. Migliaia di bambini sono stati vittime degli attacchi indiscriminati che caratterizzano la sanguinosa repressione del regime. Crimini brutali hanno ucciso oltre 2.500 bambini”, dando a intendere – al di là della cifra non verificata – che siano stati i pro governativi a fare tutti i morti. Del resto una delle organizzazioni che formano la Syrian American Alliance, il Syrian American Council, in un video sostiene che “il regime uccide chiunque si opponga” e non parla mai di gruppi armati. Altre osservazioni sul sito statunitense sono ovvie: “La escalation della violenza, la distruzione dei servizi e dei mezzi di sussistenza minacciano di peggiorare la situazione dei bambini”. Già in luglio gli organismi dell’Onu stimavano in 1,5 milioni i siriani bisognosi di assistenza; metà di loro sono bambini e ragazzi. Il sito, all’insegna anch’esso della bandiera “precedente”, specifica che “il ricavato dell’evento sarà usato per sostenere le vittime della violenza in cooperazione con l’Unicef”.

Articolo integrale al link
 http://www.sibialiria.org/wordpress/?p=1114

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