GOMA : "Migliaia di morti. Distruzioni senza fine e donne stuprate. Nel silenzio del mondo e' ripartita la contesa sulle infinite ricchezze della Repubblica Democratica del Congo. Lo scrigno di materie prime del mondo,ferocemente conteso dai paesi limitrofi e dalle potenze occidentali che li sostengono e' bagnato di sangue innocente. Negli ultimi 15 anni i morti sono stati forse dieci milioni. E tutto tace..." Silvestro Montanaro
video Testimonianza da Goma dalla Cité des Jeunes di Ngangi, fate girare!! Goma 19'11'2012.wmv
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GOMA, “POPOLAZIONE SI SENTE ABBANDONATA”
“La notte a Goma è trascorsa tranquilla ma l’invito fatto dai ribelli ieri via radio di aprire i negozi e di tornare al lavoro è stato raccolto soltanto in piccola parte dalla popolazione che ha preferito restare nelle proprie abitazioni in attesa che la situazione si faccia più chiara. Di conseguenza solo pochi negozi hanno aperto e lo stesso è avvenuto per gli uffici e le scuole”: una fonte missionaria della MISNA raggiunta nel capoluogo del Nord Kivu, nell’est della Repubblica democratica del Congo, riferisce gli ultimi aggiornamenti seguiti all’occupazione della città da parte del Movimento del 23 Marzo (M23). E aggiunge: “La popolazione si sente tradita e abbandonata dal governo e dalla Monusco, la locale missione dell’Onu. Quest’ultima ha ritirato il personale civile mentre quello militare è concentrato in aeroporto, in questo momento occupato sia dai caschi blu che dai ribelli”.
In dichiarazioni rilasciate a Kinshasa, il portavoce della Monusco Madnodje Mounoubai, ha detto che a difesa di Goma era stato predisposto un dispositivo di sicurezza insieme alle forze armate congolesi (Fardc): “Oggi però le Fardc non sono più a Goma – ha detto il portavoce – e noi non possiamo aiutare qualcuno che è andato via”. A lasciare Goma sono state inoltre le autorità locali: secondo Radio Okapi, i membri del governo provinciale hanno trovato prima rifugio a Bukavu e si sono quindi installati a Beni “dove contano di continuare a governare la provincia”.
Da New York è stato il Consiglio di sicurezza dell’Onu a chiedere sanzioni contro due comandanti dell’M23, Innocent Kaina e Baudouin Ngaruye. Il Consiglio ha poi espresso inquietudine per le ultime vicende e per le violenze che stanno nuovamente interessando la regione. A condannare l’offensiva dei ribelli sono stati anche gli Stati Uniti secondo cui la campagna dell’M23 “è un affronto alla sovranità e all’integrità territoriale del Congo in violazione del diritto internazionale”.
L’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Acnur) sta intanto seguendo la situazione umanitaria, in particolare le condizioni di sfollati e rifugiati che affollano i campi profughi di Goma e che dipendono quasi esclusivamente dagli aiuti umanitari. “Che civili siano fuggiti verso il Rwanda e verso altre direzioni è confermato – aggiungono le fonti missionarie della MISNA – quantificare questi movimenti risulta però ancora difficile”.
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