Una rivoluzione energetica e' indispensabile,qualsiasi percorso avra' nelle prossime settimane/mesi/anni la crisi economica,che e' crisi sistemica.Viste le nubi nerissime che si stanno addensando sul "sistema mondo", piu' questa rivoluzione sara' profonda e veloce e meglio sara'.
Alcune tendenze le considero ineluttabili: lo sviluppo delle fonti rinnovabili nella produzione di energia elettrica, il processo del picco petrolifero, l' insostenibilita' del sistema attuale dei trasporti. Seguire, monitorare il percorso di queste tendenze puo' essere utile a capirle meglio, favorire i cambiamenti positivi, vedere prima i problemi che stanno arrivando.
Ogni settimana riportero' mel mio blog dei dati. Alcuni saranno proposti tutti le settimane, come il prezzo del petrolio,altri quando li riterro' significativi. Non portero' solo dati a sostegno delle mie tesi ma tutti quelli che giudichero' utili a capire i processi reali in corso anche se dovessero dimostrare che qualche mia convinzione non ha fondamento.
prezzo petrolio 28/5/2010 74,65 $/barile
da Kyotoclub.org
prezzo petrolio 21/5/2010 70,54 $/barile
da Kyotoclub
Prima dell' esplodere della crisi finanziaria greca il barile aveva toccato 85 $. Giovedi il prezzo era sui 70 $, l' aumento rapido a 74 $ dovrebbe essere legato alla questione "trivellazioni" a grandi profondita'. La grave situazione causata dalla Bp e che angoscia Obama e' un problema particolare di un processo generale di medio-lungo periodo.I nuovi giacimenti sono sempre piu' difficili da trovare, piu' costosi, piu' pericolosi per l' ambiente.LA SITUAZIONE ANCORA SENZA SOLUZIONE AD OGGI, DOMENICA 30 MAGGIO 2010, POTREBBE FAR SALIRE ULTERIORMENTE IL PREZZO DEL GREGGIO.
Impianti fotovoltaici con incentivi conto energia
Contatore Gse
29 maggio 2010 1.246,25 MW potenza cumulativa degli impianti
Previsioni al 31/12/2010 2.500 MW
Negli ultimi 7 giorni l' incremento di potenza degli impianti che hanno avuto l' accesso agli incentivi del conto energia e' stato di 6 MW, cifra abbastanza buona se si considera che il grosso delle attivazioni di impianti sara' negli ultimi 2 mesi dell' anno 2010. Pero' tutto il comparto fotovoltaico e' gravemente danneggiato dalla mancanza di decisioni ufficiali sul conto energia dal 1 gennaio 2011. A questo punto possiamo dire con certezza che sono bloccati investimenti e attivita' commerciali in attesa della definizione dei nuovi incentivi. I tempi sono stretti e il clima politico incerto, insomma e' indispensabile AFFRONTARE IL PROBLEMA, FARLO CONOSCERE A TUTTA L' OPINIONE PUBBLICA.
Da Repubblica
Enel alle prese con la riduzione del debito e' a un passo dalla cessione delle reti di Endesa in Spagna....Dopo Eni, che l' altro giorno ha ceduto il 25% del gasdotto mediterraneo Greenstream alla compagnia di stato Libica Noc,ora e' Enel vicina a chiudere la vendita di alcuni assett che sono considerati non strategici.Anche se in realta', proprio come per l' Eni, l' obiettivo principale e' quello di tenere a bada il debito. Se per l' Eni , che aveva al 31 marzo scorso una posizione finanziaria netta di 21 miliardi, per Enel la partita e' piu' complessa . Intanto perche' deve far calare il suo debito a 45 miliardi dai 51 attuali. E deve farlo per non incorrere in una bocciatura da parte delle agenzie di rating che, se avenisse, rischia di pesare negativamente sui prestiti previsti. Insomma un circolo vizioso da cui la societa' guidata da Fulvio Conti vuole uscire vendendo sia la rete elettrica sia quella del gas che ora fanno parte del patrimonio della controllata spagnola Endesa.Le due operazioni sono alle battute conclusive. Dalla cessione della rete elettrica...arriveranno tra 800 milioni e il miliardo di euro....per le rete gas..tra 600 e 800 milioni.
Mentre a proposito del bilancio Eni del 2009 da un blog finanziario si legge:
"Il ribasso dei prezzi del petrolio incide negativamente sui conti di Eni che chiude il bilancio consolidato al 31-12-2009 con ricavi in calo del 23% a 83,2 miliardi di Euro, un risultato operativo a 12,05 miliardi (-34,9%) ed un utile netto di competenza di 4367 milioni (dagli 8825 milioni del 2008). Dal punto di vista patrimoniale si registra un incremento dell’indebitamento finanziario netto che passa da 18376 a 23055 milioni di Euro."
nb: Nel 2009 il prezzo del greggio era partito molto basso , attorno ai 35 $ il barile per arrivare a giugno a 60$, poi era cresciuto lentamente fino a 70 $ (oggi e' 74 $). Insomma quello che danneggia l' Eni in realta' e' che i costi delle ricerche di nuovi giacimenti sono molto alti in proporzione agli utili poi realizzati. Ma continueranno a negare l' evidenza finche' riusciranno perche' hanno bisogno dell' apporto dei risparmiatori ed hanno molta influenza sui media.
su http://myspace.com/energiaoggiedomani
notizie e commenti sulla questione energetica
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento