venerdì 9 luglio 2010

La lezione del Golfo del Messico: il petrolio del prossimo futuro dovra' arrivare da situazioni simili.

La vicenda del Golfo del Messico, a parte le conseguenze ambientali disastrose e ancora da quantificare, ha fatto conoscere al mondo i rischi ma anche alcune conseguenze abituali delle trivellazioni marine. Questo tipo di produzione nel prossimo futuro dovra' fornire al mondo il petrolio nella quantita' che l' attuale "sistema" richiede,anche se ormai potra' farlo solo per pochi anni.

"UN 11 SETTEMBRE ECOLOGICO" questa e' una definizione del Presidente Barak Obama per le conseguenze dell' esplosione della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, sfruttata dalla Bp. (Ricordo che nell' esplosione sono morti 11 lavoratori). Questa vicenda ha mostrato al mondo come funzionano le trivellazioni marine per l' estrazione del greggio. A 1525 metri sott' acqua e poi a 4500 metri sotto il suolo, il pozzo della Deepwater Horizon e' classificato come in acque profonde, con 300 atmosfere di pressione alla bocca del pozzo. Questo tipo di trivellazioni sta aumentando, visto che nuovi giacimenti sulla terra ferma o in acque poco profonde sono diventati rari.I pozzi piu' profondi attraversano fino a 7000 metri di sedimenti e rocce sotto 3000 metri

Il pezzo integrale, sintesi di un articolo ripreso dal settimanale Carta, e' pubblicato sul blog http://myspace.com/energiaoggiedomani

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