La vicenda del Golfo del Messico, a parte le conseguenze ambientali disastrose e ancora da quantificare, ha fatto conoscere al mondo i rischi ma anche alcune conseguenze abituali delle trivellazioni marine. Questo tipo di produzione nel prossimo futuro dovra' fornire al mondo il petrolio nella quantita' che l' attuale "sistema" richiede,anche se ormai potra' farlo solo per pochi anni.
"UN 11 SETTEMBRE ECOLOGICO" questa e' una definizione del Presidente Barak Obama per le conseguenze dell' esplosione della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, sfruttata dalla Bp. (Ricordo che nell' esplosione sono morti 11 lavoratori). Questa vicenda ha mostrato al mondo come funzionano le trivellazioni marine per l' estrazione del greggio. A 1525 metri sott' acqua e poi a 4500 metri sotto il suolo, il pozzo della Deepwater Horizon e' classificato come in acque profonde, con 300 atmosfere di pressione alla bocca del pozzo. Questo tipo di trivellazioni sta aumentando, visto che nuovi giacimenti sulla terra ferma o in acque poco profonde sono diventati rari.I pozzi piu' profondi attraversano fino a 7000 metri di sedimenti e rocce sotto 3000 metri
Il pezzo integrale, sintesi di un articolo ripreso dal settimanale Carta, e' pubblicato sul blog http://myspace.com/energiaoggiedomani
venerdì 9 luglio 2010
giovedì 8 luglio 2010
Arrivera' il Governo Berlusconi al 25 luglio 2010 ?
COMMENTO DEL 4 LUGLIO SULL' ESTATE ANOMALA
Il 30 maggio ho scritto il pezzo successivo sul governo Berlusconi, dopo piu' di un mese leggendo delle persistenti difficolta' del governo su manovra economica e ddl intercettazioni ho voluto rileggerlo per vedere cosa reggeva di quanto scritto e cosa fosse stato smentito dai fatti.
Hanno retto il giudizio sulle difficolta' e confusione del governo a portare a termine la manovra e altri provvedimenti. Cosa non ha retto ? Nel pezzo scrivevo che Confindustria e Unione Europea non vedevano di buon occhio che una manovra importante fosse portata avanti da Berlusconi che era inviso per i suoi atteggiamenti arroganti a tanta gente. Sbagliavo, Confindustria, Bankitalia e Unione Europea hanno appoggiato la manovra di Berlusconi, nonostante dopo un mese questa sia ancora in alto mare, non ancora definita e con resistenze forti nello stesso blocco sociale e politico che appoggia il centrodestra. Regioni (comprese quelle di centrodestra) e forze dell' ordine in questi giorni rifiutano e contestano parti della manovra.Oggi 4 luglio (un mese dopo lo scritto che segue) non si sa come sara' questo aggiustamento dei conti pubblici, non si sa come andra' il ddl intercettazioni. Con mille problemi gravissimi sul tappeto si dice,tra molte altre cose,anche che potrebbero esserci anche elezioni anticipate perche' il capo del governo vuole a tutti i costi questo decreto. Incertezza piu' totale, ma anche passivita' e indifferenza verso tutto quello che non ci riguarda direttamente. Ognuno reagisce minacciando "fuoco e fiamme" per quelli che reputa suoi diritti. Per questioni gravissime che riguardano altri indifferenza assoluta. Questo e' il mio commento il 4 luglio. Vedremo alla fine del mese cosa avra' prodotto questo intreccio tra problemi gravi e indifferenza e passivita' .
ARRIVERA' IL GOVERNO BERLUSCONI AL 25 LUGLIO 2010 ?
30 maggio 2010
In questo momento Berlusconi e' in evidente difficolta'. Non e' la prima volta che appare prossimo all' uscita di scena come protagonista politico ed e' sempre riuscito a rimanere in sella; puo' contare su tanti alleati, su una potenza mediatica imponente sotto il suo controllo diretto, su fedeli e influenti appoggi tipo Bruno Vespa o il Corriere della Sera che pero' rimarranno sulla scena anche dopo la sua uscita dall' arena politica. Tuttavia le difficolta' attuali appaiono piu' difficili da superare rispetto alle precedenti. Il dover chiedere sacrifici in nome di una grave crisi economica smentisce tante sue affermazioni del passato e questa volta lo potrebbero capire anche le persone piu' semplici e piu' sensibili alla sua propaganda. La sua arroganza verso chi non lo omaggia (compreso l' alleato Fini) non e' gradita neanche alla Confindustria che vorrebbe spremere gli strati piu' deboli senza indispettire i possibili oppositori con atteggiamenti inutilmente offensivi. Berlusconi sta ,tra le altre cose, infastidendo tutto il mondo dell' informazione mettendogli bavagli vari per difendere i suoi interessi personali mentre l' alleanza con l' informazione serve ora alla Confindustria e ai moderati di ogni tipo per fare ingoiare provvedimenti impopolari.
Anche la Comunita' Europea che impone scelte dure a tutta Europa credo che non sia contenta che in Italia queste misure siano chieste dal nostro che rischia di aumentare l' ostilita' della popolazione anche con l' ostentazione dei suoi lussi e della sua eccessiva ricchezza.
Le reazioni alla manovra in Italia sono appena cominciate ma questa, inserita in un contesto sociale gia' provato, proposta da una persona invisa ad una parte rilevante dell' opinione pubblica, compreso l'elettorato del centrosinistra moderato, schieramento che invece in tutta Europa difende le misure impopolari ,rischia di ricevere un rifiuto di massa, quasi una disubbidienza civile. E questo rifiuto rischia di essere condiviso anche dalla Confindustria e altri ambienti moderati che mal digeriscono la sua arroganza.
Siamo quasi all' inizio di giugno e l' Italia vorrebbe pensare alle vacanze e ai mondiali di calcio, le citta' cominceranno tra poco a svuotarsi progressivamente. La stagione favorisce il disinteresse verso la politica e l' impegno, ma potrebbe essere una estate anomala. In fondo e' da un po' che tutti diciamo che non ci sono piu' le stagioni di una volta.
su http://myspace.com/energiaoggiedomani
notizie e commenti sulla questione energetica
Il 30 maggio ho scritto il pezzo successivo sul governo Berlusconi, dopo piu' di un mese leggendo delle persistenti difficolta' del governo su manovra economica e ddl intercettazioni ho voluto rileggerlo per vedere cosa reggeva di quanto scritto e cosa fosse stato smentito dai fatti.
Hanno retto il giudizio sulle difficolta' e confusione del governo a portare a termine la manovra e altri provvedimenti. Cosa non ha retto ? Nel pezzo scrivevo che Confindustria e Unione Europea non vedevano di buon occhio che una manovra importante fosse portata avanti da Berlusconi che era inviso per i suoi atteggiamenti arroganti a tanta gente. Sbagliavo, Confindustria, Bankitalia e Unione Europea hanno appoggiato la manovra di Berlusconi, nonostante dopo un mese questa sia ancora in alto mare, non ancora definita e con resistenze forti nello stesso blocco sociale e politico che appoggia il centrodestra. Regioni (comprese quelle di centrodestra) e forze dell' ordine in questi giorni rifiutano e contestano parti della manovra.Oggi 4 luglio (un mese dopo lo scritto che segue) non si sa come sara' questo aggiustamento dei conti pubblici, non si sa come andra' il ddl intercettazioni. Con mille problemi gravissimi sul tappeto si dice,tra molte altre cose,anche che potrebbero esserci anche elezioni anticipate perche' il capo del governo vuole a tutti i costi questo decreto. Incertezza piu' totale, ma anche passivita' e indifferenza verso tutto quello che non ci riguarda direttamente. Ognuno reagisce minacciando "fuoco e fiamme" per quelli che reputa suoi diritti. Per questioni gravissime che riguardano altri indifferenza assoluta. Questo e' il mio commento il 4 luglio. Vedremo alla fine del mese cosa avra' prodotto questo intreccio tra problemi gravi e indifferenza e passivita' .
ARRIVERA' IL GOVERNO BERLUSCONI AL 25 LUGLIO 2010 ?
30 maggio 2010
In questo momento Berlusconi e' in evidente difficolta'. Non e' la prima volta che appare prossimo all' uscita di scena come protagonista politico ed e' sempre riuscito a rimanere in sella; puo' contare su tanti alleati, su una potenza mediatica imponente sotto il suo controllo diretto, su fedeli e influenti appoggi tipo Bruno Vespa o il Corriere della Sera che pero' rimarranno sulla scena anche dopo la sua uscita dall' arena politica. Tuttavia le difficolta' attuali appaiono piu' difficili da superare rispetto alle precedenti. Il dover chiedere sacrifici in nome di una grave crisi economica smentisce tante sue affermazioni del passato e questa volta lo potrebbero capire anche le persone piu' semplici e piu' sensibili alla sua propaganda. La sua arroganza verso chi non lo omaggia (compreso l' alleato Fini) non e' gradita neanche alla Confindustria che vorrebbe spremere gli strati piu' deboli senza indispettire i possibili oppositori con atteggiamenti inutilmente offensivi. Berlusconi sta ,tra le altre cose, infastidendo tutto il mondo dell' informazione mettendogli bavagli vari per difendere i suoi interessi personali mentre l' alleanza con l' informazione serve ora alla Confindustria e ai moderati di ogni tipo per fare ingoiare provvedimenti impopolari.
Anche la Comunita' Europea che impone scelte dure a tutta Europa credo che non sia contenta che in Italia queste misure siano chieste dal nostro che rischia di aumentare l' ostilita' della popolazione anche con l' ostentazione dei suoi lussi e della sua eccessiva ricchezza.
Le reazioni alla manovra in Italia sono appena cominciate ma questa, inserita in un contesto sociale gia' provato, proposta da una persona invisa ad una parte rilevante dell' opinione pubblica, compreso l'elettorato del centrosinistra moderato, schieramento che invece in tutta Europa difende le misure impopolari ,rischia di ricevere un rifiuto di massa, quasi una disubbidienza civile. E questo rifiuto rischia di essere condiviso anche dalla Confindustria e altri ambienti moderati che mal digeriscono la sua arroganza.
Siamo quasi all' inizio di giugno e l' Italia vorrebbe pensare alle vacanze e ai mondiali di calcio, le citta' cominceranno tra poco a svuotarsi progressivamente. La stagione favorisce il disinteresse verso la politica e l' impegno, ma potrebbe essere una estate anomala. In fondo e' da un po' che tutti diciamo che non ci sono piu' le stagioni di una volta.
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notizie e commenti sulla questione energetica
venerdì 2 luglio 2010
Forse in questa primavera 2010 e' iniziata la transizione reale dall' era del petrolio
Il disastro del Golfo sta lasciando un segno profondo nell' opinione pubblica, ha mostrato i rischi che le future ricerche di nuovi giacimenti faranno correre all' ambiente ma ha mostrato anche quello che succede abitualmente nella produzione di petrolio. Nei posti piu' sperduti non ci sono telecamere che riprendono in diretta le varie fasi delle operazioni ma danni ambientali gravi ci sono sempre stati, pero' non tutti i popoli sono uguali; i disagi dei ricchi sono piu' importanti di quelli dei piu' poveri.
Se si vorra' evitare situazioni simili a quelle di queste settimane, occorrera' spendere in sistemi di sicurezza, evitare azioni in assenza di garanzie minime e in presenza di rischi eccessivi. Insomma i costi cresceranno, questo processo di aumento progressivo delle difficolta' e dei costi per le ricerche di nuovi giacimenti era gia' dato per scontato e arrivera' il momento che la domanda di petrolio superera' l' offerta. A quel momento arriveremo impreparati, cerchiamo almeno di arrivarci sapendo quello che succedera' e quello che potrebbe essere fatto. L' energia elettrica puo' da subito essere prodotta con altre fonti, rinnovabili e no, e le rinnovabili hanno gia' una maturita' tecnologica collaudata. In Europa il 61% della nuova potenza installata (che non equivale al 61% dell' energia prodotta da nuovi impianti perche' un kw di potenza di un impianto fotovoltaico produce meno annualmente di un kw di potenza da altre fonti)e' da fonte rinnovabile. I problemi piu' grossi saranno nei trasporti dove la dipendenza dal greggio e' quasi al 90% e nell' agricoltura. Tutto il greggio che ora viene consumato ma che potrebbe essere subito sostituito da altre fonti andrebbe sostituito immediatamente, sprechiamo una risorsa che diventera' in futuro sempre piu' preziosa. Ma i cambiamenti necessari non sono solo tecnologici sono anche culturali, simbolici, politici. Tutto il sistema dei trasporti va ripensato e il modello di trasporto di un auto per ogni individuo non ha piu' senso. Il trasporto pubblico considerato un ricordo del passato, uno strumento in via di estinzione, dovra' tornare centrale, soprattutto per le grandi distanze e nei centri urbani metropolitani. Il trasporto aereo dovra' essere limitato cosi' pure il trasporto merci via gomma. Lo spreco attuale e' enorme, sarebbero gia' possibili drastici tagli, ma i cambiamenti avvengono per shock non per ragionevolezza e previdenza. Puo' essere gia' iniziata una azione continua in questa direzione, con pazienza e continuita', affrontando il problema nella sua complessita', in tutti i suoi diversi settori.
Forse la transizione reale dall' era del petrolio e' iniziata proprio in questa primavera 2010.
su http://myspace.com/energiaoggiedomani
commenti e notizie sulla questione energetica
Se si vorra' evitare situazioni simili a quelle di queste settimane, occorrera' spendere in sistemi di sicurezza, evitare azioni in assenza di garanzie minime e in presenza di rischi eccessivi. Insomma i costi cresceranno, questo processo di aumento progressivo delle difficolta' e dei costi per le ricerche di nuovi giacimenti era gia' dato per scontato e arrivera' il momento che la domanda di petrolio superera' l' offerta. A quel momento arriveremo impreparati, cerchiamo almeno di arrivarci sapendo quello che succedera' e quello che potrebbe essere fatto. L' energia elettrica puo' da subito essere prodotta con altre fonti, rinnovabili e no, e le rinnovabili hanno gia' una maturita' tecnologica collaudata. In Europa il 61% della nuova potenza installata (che non equivale al 61% dell' energia prodotta da nuovi impianti perche' un kw di potenza di un impianto fotovoltaico produce meno annualmente di un kw di potenza da altre fonti)e' da fonte rinnovabile. I problemi piu' grossi saranno nei trasporti dove la dipendenza dal greggio e' quasi al 90% e nell' agricoltura. Tutto il greggio che ora viene consumato ma che potrebbe essere subito sostituito da altre fonti andrebbe sostituito immediatamente, sprechiamo una risorsa che diventera' in futuro sempre piu' preziosa. Ma i cambiamenti necessari non sono solo tecnologici sono anche culturali, simbolici, politici. Tutto il sistema dei trasporti va ripensato e il modello di trasporto di un auto per ogni individuo non ha piu' senso. Il trasporto pubblico considerato un ricordo del passato, uno strumento in via di estinzione, dovra' tornare centrale, soprattutto per le grandi distanze e nei centri urbani metropolitani. Il trasporto aereo dovra' essere limitato cosi' pure il trasporto merci via gomma. Lo spreco attuale e' enorme, sarebbero gia' possibili drastici tagli, ma i cambiamenti avvengono per shock non per ragionevolezza e previdenza. Puo' essere gia' iniziata una azione continua in questa direzione, con pazienza e continuita', affrontando il problema nella sua complessita', in tutti i suoi diversi settori.
Forse la transizione reale dall' era del petrolio e' iniziata proprio in questa primavera 2010.
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